L’orologio della Costituzione funziona di nuovo
A Prato dopo 8 anni restaurata l’opera che conta il tempo trascorso dal 27 dicembre del 1947
Secondi e minuti sono tornati a scattare regolarmente: l’orologio della Costituzione ha ripreso a funzionare ieri mattina in piazza dell’Università, là dove l’opera era stata concepita. Gli sbalzi atmosferici e le intemperie, assieme all’esposizione prolungata al sole, avevano bloccato oramai otto anni fa i meccanismi di un presidio divenuto simbolico, di cui soprattutto i giovani che frequentano la sede distaccata dell’ateneo fiorentino chiedevano da tempo la restituzione alla città.
I lavori di restauro dell’opera Count up, il monumento ideato dall’artista Alessandra Andrini, si sono finalmente conclusi. L’orologio conta il tempo trascorso dal 27 dicembre 1947, quando fu promulgata la Costituzione ad opera del Capo dello Stato provvisorio Enrico De Nicola.
«Questo lungo ma puntuale intervento di restauro — spiega il sindaco Matteo Biffoni — ha permesso di restituire alla città un’opera importante senza dover rinunciare al meccanismo originale e anche alla sua collocazione in piazza dell’Università. Count up è un’opera particolare, densa di significato, un promemoria per ciascuno di noi sul valore della Costitu- Da un esame accurato fatto sull’opera dai restauratori, la ditta Angelinoartworks di Roletto (Torino), insieme con l’artista Alessandra Andrini, è emerso che nonostante le oggettive difficoltà a ripristinare il movimento elettromeccanico dell’opera, poteva essere fatto un tentativo. La volontà dell’artista infatti è sempre stata quella di mantenere il meccanismo originale. Per fare ciò sono state recuperate le palette dei secondi ed una nuova scheda elettronica, mentre per testare il movimento è stato realizzato un nuovo software. Al termine dei lavori di restauro è stato avviato per alcuni mesi un test per verificare l’affidabilità del meccanismo soprattutto in caso di esposizione al sole. Visti i buoni risultati sono stati presi alcuni accorgimenti per garantire una ventilazione adeguata all’interno del cassone, la posa della scheda madre in zona protetta dagli agenti atmosferici e dagli sbalzi di temperatura e il fissaggio del policarbonato esterno per evitarne lo spostamento. L’intervento di restauro ha avuto un costo di circa ventimila euro.
«La collaborazione tra l’artista Alessandra Andrini, puntuale nelle sue osservazione». zioni e nei suggerimenti, e la ditta di restauro che già si era occupata della prima installazione dell’opera, ha permesso di ottenere il risultato ottimale. Chiudiamo idealmente l’anno del settantesimo anniversario dall’entrata in vigore della Costituzione».