Dai diplomatici fiorentini il vademecum per gli stranieri «Qui ci si comporta così»
I diplomatici di Firenze distribuiranno un vademecum su come ci si comporta in città
Consoli uniti contro il degrado: «Questa è la nostra battaglia per il decoro della città», l’annuncio del Corpo Consolare, guidato dal decano, l’avvocato Alessandro Berti che ha appena ceduto il testimone come console onorario di Danimarca.
I 54 diplomatici (di carriera e onorari) di Firenze hanno deciso di realizzare un progetto che nei prossimi giorni verrà presentato al sindaco Dario Nardella. Una campagna di informazione rivolta a tutti gli stranieri in Toscana per vacanza o perché ci risiedono: «Tra qualche giorno vedremo il sindaco e gli chiederemo di veicolare la nostra iniziativa». Quale? «Un vademecum sulle buone maniere. Il degrado di questa città è sotto gli occhi di tutti. E con questo progetto vorremmo dare un contributo affinché le cose cambino», spiega Fabio Fanfani, console onorario delle Filippine. Un’idea, quella dei diplomatici, che trova una sua giustificazione nei dati del 2018 del Corpo Consolare che fotografano una presenza massiccia di stranieri a Firenze: su 377.392 residenti l’84% sono italiani e il 16% immigrati (il doppio della media nazionale che quest’anno è di 8,5%). Nei primi cinque posti troviamo romeni, cinesi, peruviani, albanesi e filippini, con circa 30.000 residenti.
«Abbiamo fatto già stampare decine di locandine, disegnate da Silvano Campeggi, che riportano un codice comportamentale da adottare quando si visitano la città, le chiese e i musei — continua Fanfani — Regole semplici, come non gettare rifiuti per strada, non imbrattare monumenti o piazze, non salire sulle statue e sui beni storici, non bivaccare e non consumare cibo e bevande sui sagrati. E, cosa importante, usare un abbigliamento adeguato quando si gira in città».
Tra le altre iniziative messe a punto dal Corpo Consolare di Firenze c’è anche un questionario medico multilinguistico di emergenza con 43 domande e in 30 lingue distribuito a tutti gli ospedali della regione e alle associazioni di volontariato. La comunicazio- ne dei consoli fiorentini sarà capillare, grazie anche al fatto che in città attualmente c’è una importante rappresentanza diplomatica.
Gli uffici consolari generali sono tre: Cina, Perù e Stati Uniti, guidati da un console di carriera. Le altre 51 rappresentanze sono dirette da consoli onorari (che non hanno né compenso né dotazioni logistiche), un ruolo assegnato da uno Stato estero a cittadini italiani. Negli ultimi anni però si è registrato un decremento delle sedi. Sono andate via quelle della repubblica Ceca, della Germania, dell’Inghilterra, Honduras, Lettonia, Norvegia, Romania, Slovacchia, Venezuela e Zambia. In compenso sono arrivati i consoli onorari di Moldova e Myanmar.
La campagna «Vedremo il sindaco per chiedere di veicolare la nostra iniziativa Le problematiche di questa città sono sotto gli occhi di tutti»