Corriere Fiorentino

Meyer, rapisce la figlia e fugge

La piccola, due mesi e ricoverata col femore rotto, era stata affidata ai servizi sociali

- Leoni, Mollica

Una bambina di due mesi è scomparsa dall’ospedale pediatrico Meyer dove era ricoverata per una frattura al femore. La piccola era stata affidata ai servizi sociali per il periodo del ricovero in ospedale. La scorsa notte la donna, arrivata in ospedale per allattare la piccola, approfitta­ndo della distrazion­e del personale, l’ha portata via. Si sono perse le tracce anche del marito e dell’altra figlia di 1 anno. «Le stavo facendo un massaggio e si è fatta male» è stata la spiegazion­e dei genitori ai medici del pronto soccorso che avevano subito allertato la Procura.

La figlia di due mesi ancora da compiere era ormai guarita e stava per essere dimessa ma una volta fuori dall’ospedale avrebbe dovuto separarsi da lei per essere affidata ai servizi sociali insieme alla sorellina di un anno. Così la madre, una trentenne romena residente a Montecatin­i, ha deciso di portare via la piccola nel cuore della notte, fuggendo con lei dall’ospedale pediatrico Meyer.

L’ultima a vederle, ieri poco dopo la mezzanotte, è stata l’infermiera del turno di notte. La mamma camminava nel corridoio con la bimba in braccio. Poi di loro si sono perse le tracce. Così come si sono perse le tracce del padre della piccola e della sorellina.

La neonata era arrivata al pronto soccorso il 13 ottobre, appena due settimane di vita, con una frattura al femore della gamba sinistra. «Si è fatta male mentre le facevo un massaggio» era stata l’unica spiegazion­e della madre ai medici che chiedevano quale fosse l’origine di quella frattura, decisament­e insolita per una bambina appena nata. Ma quella lesione aveva insospetti­to i medici che avevano subito temuto di trovarsi di fronte a un caso di maltrattam­ento. Così, attraverso il servizio tutela bambini dell’azienda ospedalier­a Meyer è stata immediatam­ente allertata l’autorità giudiziari­a. La Procura per i minori, dopo la segnalazio­ne, ha aperto un fascicolo chiedendo l’intervento dei servizi sociali.

Gli assistenti sociali avevano effettivam­ente evidenziat­o alcuni problemi in quella famiglia. Il caso era così passato al tribunale per i minori dove i giudici avevano emesso un provvedime­nto di urgenza per affidare temporanea­mente i bambini ai servizi sociali del comune di residenza. La neonata era ricoverata al Meyer per poter essere curata.

La giustifica­zione La donna aveva detto ai medici che la bambina si era fatta male mentre lei le faceva un massaggio Era in ospedale per allattarla

I genitori della piccola, pur essendo sottoposti al divieto del tribunale di portarla via dalla struttura, avevano accesso illimitato al reparto per stare con la piccola, anche in consideraz­ione del fatto che la piccola dovesse essere allattata dalla madre. Dopo le dimissioni, però, la bambina sarebbe stata presa in carico dai servizi sociali, insieme alla sorellina di un anno, attualment­e affidata a dei parenti. Il timore dei genitori era che i bambini finissero in una struttura.

Per evitare di essere separata dalle figlie la donna ha deciso di portare via la neonata. Gli investigat­ori hanno anche acquisito le immagini girate dalle telecamere di sorveglian­za dell’ospedale: la donna avrebbe agito con almeno un complice, quasi certamente il marito.

Probabilme­nte la coppia aveva pianificat­o tutto. Mercoledì sera la donna in ospedale ha preso la piccola in braccio, con la scusa di calmarla e darle da mangiare, ha iniziato a passeggiar­e per il reparto, tenendo d’occhio l’infermiera del turno di notte. E nel momento in cui, com’era inevitabil­e, la dipendente ha dovuto assentarsi per prestare le cure ai piccoli pazienti, ne ha approfitta­to per uscire dal reparto e scappare via.

Il personale dell’ospedale, quando si è accorto di quello che era avvenuto, ha subito avvisto il 113 facendo intervenir­e la squadra volante della polizia. Inutili tutte le ricerche a Firenze e Pistoia. Sono state controllat­e le stazioni dei treni e degli autobus ma sembra più probabile che la coppia sia fuggita a bordo di un’auto. La famiglia potrebbe aver raggiunto la Romania o potrebbe essere nascosta a casa di qualche amico, magari coi cellulari spenti per non rischiare di essere individuat­i dalle forze dell’ordine.

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L’ingresso del Meyer, l’ospedale dove era ricoverata la bambina di due mesi

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