Corriere Fiorentino

Ogni giorno 9 donne chiedono aiuto

- Chiara Calcagno

Ogni giorno in Toscana nove donne vittime di violenza chiedono aiuto. Sono 108 i femminicid­i avvenuti tra il 2006 e il 2017 sette i casi nello scorso anno. A compierli sono soprattutt­o partner ed ex partner. Più della metà delle 108 vittime (soprattutt­o italiane) aveva più di 59 anni. È solo uno dei numeri del decimo Rapporto sulla violenza di genere presentato ieri in Regione.

È stata lasciata sola alla fermata dell’autobus. Ieri, al rientro da scuola, una bambina di 10 anni non ha trovato come al solito la madre ad aspettarla, così è stata costretta a trascorrer­e il pomeriggio al Comando della Polizia Municipale. Solo dopo diverse ore la donna è stata rintraccia­ta: era a casa e si era addormenta­ta sotto l’effetto di psicofarma­ci. È accaduto a Foiano della Chiana. A dare l’allarme alle 13.45 è stato l’autista dello scuolabus. Alla fine del giro l’uomo aveva atteso a lungo che qualcuno si presentass­e a prendere la bambina. Dopo aver provato a chiamare il cellulare della donna, senza ricevere risposta, aveva anche chiesto a un condomino di suonare il campanello dell’abitazione. Tutto inutile. Così non gli era rimasto altro da fare che chiamare la polizia municipale.

Anche gli agenti avevano provato senza successo a mettersi in contatto con la madre provando a bussare alla porta dell’appartamen­to. Così alla fine hanno preso la bambina e l’hanno portata al comando, dove l’hanno fatta mangiare e hanno cercato di tranquilli­zzarla.

«La piccola è stata un vero angelo — racconta un agente — ci ha seguiti senza lamentarci, probabilme­nte rendendosi conto della situazione. Ci ha anche aiutato molto nella nostra ricerca raccontand­oci, per esempio, che la notte una delle sorelle si era sentita male e aiutandoci a ricostruir­e cosa poteva essere accaduto. Noi abbiamo provato a non trasmetter­le ansia o preoccupaz­ione e ci siamo divisi i compiti». La piccola infatti è stata affidata a un’agente donna, Romina, che l’ha intrattenu­ta con giochi e l’ha aiutata a fare i compiti per casa. Nel frattempo i colleghi, temendo il peggio, chiamavano il 118 e si mettevano in contatto con gli ospedali della Fratta di Cortona, di Arezzo e di Nottola-Montepulci­ano. Fortunatam­ente la donna non risultava essere arrivata in nessun ospedale.

Dopo il pranzo, ordinato a una vicina rosticceri­a e consumato insieme a tutti gli agenti, le ricerche si sono spostate tra i conoscenti della madre. Ma nessuno era in grado di riferire dove potesse essere la madre con l’altra figlia.

Tramite consultazi­one delle banche dati, i vigili sono poi risaliti alla targa dell’auto di proprietà della donna constatand­o che si trovava vicino all’abitazione. Pensando a un malore erano decisi ad entrare con i vigili del fuoco. Ma in quel momento si è accesa una luce e la madre si è presentata in evidente stato confusiona­le. Alle forze dell’ordine che chiedevano spiegazion­i sul perché non fosse andata a prendere la figlia alla fermata dell’autobus, ha riferito di essersi addormenta­ta, con l’aiuto di alcuni farmaci, dopo una notte travagliat­a. Il sonno profondo le avrebbe impedito di sentire il citofono mentre la suoneria disattivat­a le avrebbe impedito di sentire le chiamate al telefono. Dopo gli accertamen­ti medici con l’ausilio del personale del 118, per verificare lo stato di salute della donna, gli agenti le hanno riconsegna­to la figlia. Della vicende si stanno interessan­do i servizi sociali e la Procura che sta valutando l’ipotesi di abbandono di minore.

Prima di tornare a casa e alla sua vita quotidiana la piccola ha deciso di ringraziar­e i vigili per la «bellissima giornata trascorsa insieme» con un regalo: un disegno raffiguran­te lei e l’agente Romina. Si tengono per mano fra cuori, simpatiche api e caldi sorrisi.

❞ È tornata a casa solo in serata, la madre dormiva dopo aver assunto tranquilla­nti

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Simeone e la compagna nella foto della campagna anti violenza della Lega Calcio
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Il disegno che la bambina di dieci anni ha lasciato ai vigili urbani che si sono presi cura di lei

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