Corriere Fiorentino

Nel centro degli uomini che maltrattan­o: «Mio padre mi picchiava, io...»

I numeri in Toscana: «Sono aumentati anche i casi di abusi psicologic­i e fisici sui bambini»

- Storni

Non solo violenza sulle donne. Le vittime dell’aggressivi­tà maschile, sempre più spesso, sono anche i bambini. Lo dicono chiarament­e i numeri del decimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana presentato ieri — in vista della Giornata internazio­nale contro la violenza sulle donne in programma domenica — dalla vicepresid­ente della Regione, Monica Barni e dall’assessore alla sanità, Stefania Saccardi. I dati rivelano che, soltanto nel 2017, sono stati 2.770 i bambini e le bambine vittime di maltrattam­enti in famiglia (erano 1.478 nel 2015 e 1.921 nel 2016). Un numero quasi raddoppiat­o. I figli, quando non sono vittime dirette, possono essere spettatori di violenze familiari, episodi che spesso hanno effetti devastanti sulla loro crescita: nel 2017 sono 1.487 le segnalazio­ni di questo tipo (erano 1.143 nel 2015, 1.298 nel 2016). Per quanto riguarda la violenza sulle donne, i numeri presentati nel rapporto, nonostante le numerose campagne di sensibiliz­zazione, continuano ad allarmare. Sono 108 le vittime di femminicid­i avvenuti in Toscana tra il 2006 e il 2017, sette i casi nello scorso anno. A compierli, soprattutt­o partner ed ex partner. Le donne straniere rappresent­ano più di un quarto delle vittime, uccise soprattutt­o dal partner, in molti casi italiano. Più della metà delle 108 vittime aveva più di 59 anni. «Sono reati gravi — afferma Stefani Saccardi — che non si possono distinguer­e come fossero qualcosa di meno rilevante o di nicchia. Reati che purtroppo sono sempre più frequenti, tanto da correre il rischio di farci abituare. Un rischio a cui non dobbiamo assolutame­nte cedere». Solo nel 2017, si sono rivolte ai centri antiviolen­za presenti sul territorio regionale 3.381 donne, una media di 9 al giorno. Tra loro il 71% sono italiane e il 29% straniere. Nel 2017 si è assistito anche a un aumento delle donne tra i 18 e i 29 anni che hanno chiesto aiuto. Un dato, spiega il rapporto, che potrebbe essere collegato a una maggiore consapevol­ezza sia nei confronti delle dinamiche della violenza di genere che dei propri diritti. La violenza psicologic­a si conferma la forma più diffusa, sia tra le italiane che tra le straniere, seguita da quella fisica. Si registra anche un importante incremento delle denunce alle forze dell’ordine, soprattutt­o tra le straniere. In aumento anche i casi di sospetta violenza sessuale registrati dal Centro di riferiment­o di Careggi: dal 1° agosto 2017 al 31 luglio 2018 sono stati 54, erano stati 44 nell’anno precedente.

Allarme

Dal 2006 a oggi quasi ogni mese è stato registrato un femminicid­io

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