Un ritocco alla riforma delle Asl Più autonomia per gli ospedali
Dagli acquisti dei bisturi alla programmazione, si torna al decentramento
A due anni dalla riorganizzazione della sanità toscana con le tre maxi Asl, «la riforma sta dando ottimi risultati — dice l’assessore regionale alla Salute Stefania Saccardi — ma c’è bisogno di alcuni correttivi, miglioramenti». La giunta ha così approvato tre delibere che ridefiniscono i rapporti all’interno delle Asl e tra le aziende sanitarie e Estar, l’ente regionale che gestisce gare, acquisti e servizi. La novità principale è che due anni dopo il grande accentramento, si torna a decentrare, restituendo ai direttori degli ospedali, delle zone distretto e delle società della salute la possibilità di fare autonomamente piccoli acquisti, senza dover aspettare le lunghe gare regionali. Così, se all’ospedale mancherà un particolare bisturi o la carrozzina su misura per il disabile potrà fare da solo, sempre che costi meno di 40 mila euro e con un tetto complessivo di 20 milioni all’anno (pari all’1 per cento della spesa complessiva di Estar) da ripartire tra le tre Asl e le quattro aziende ospedaliero-universitarie. Mentre Estar continuerà ad occuparsi dei grandi acquisti, delle gare per i medicinali, degli apparecchi hi-tech. Anche i primari (che oggi si chiamano direttori di dipartimento) avranno più autonomia manageriale e contribuiranno a fare programmazione, ad esempio sui volumi delle attività chirurgiche o sulle ore di ambulatorio. «Un direttore dovrà occuparsi più dell’organizzazione che dell’attività medica», spiega Saccardi, che tuttavia sottolinea che non si tratta di un cambio radicale per sconfessare la riforma, ma solo di un ritocco: «Le performance sulle condizioni di salute dei toscani, negli ultimi due anni sono migliorate: ad esempio si sta riducendo la mortalità su ictus, grandi traumi, cardiologia, settori su cui è determinante l’organizzazione e il tempo di intervento. Abbiamo deciso di mettere a punto alcuni dettagli, visto che in alcuni casi emerge un’eccessiva distanza tra il territorio e la direzione, ma si tratta solo di correttivi rispetto a un sistema che ci ha fatto superare un’epoca in cui le Asl non facevano gioco di squadra. Non a caso anche in molte altre Regioni d’Italia ora stanno seguendo il nostro esempio». «La possibilità per ospedali e distretti di fare acquisti sotto i 40 mila euro in modo autonomo aumenta la flessibilità e la velocità dei processi d tutto il sistema — spiega la direttrice di Estar Monica Piovi — A volte succede che un piccolo acquisto subisca ritardi eccessivi se deve aspettare una gara regionale. Ma questo nuovo modello non prevede nessun aggravio di spesa per la Toscana». Estar, inoltre, d’ora in poi fornirà alle Asl dei prospetti sui tempi necessari per una gara o un concorso, in modo che le aziende possano programmare con il dovuto anticipo ogni intervento.
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L’assessore Saccardi Non rinneghiamo l’accorpamento, sono solo aggiustamenti per velocizzare tutto