Visco ai ragazzi: l’Italia è meno euroscettica
Il governatore di Bankitalia all’Odeon con i colleghi di Olanda e Germania
Ospiti d’eccezione per il via alla quinta edizione del progetto di alfabetizzazione finanziaria «Young Factor» dell’Osservatorio permanente Giovani–Editori di Andrea Ceccherini, con l’appuntamento «Nuovi incontri con il futuro»: ieri, sul palco del teatro Odeon, Klaas Knot, presidente della Banca centrale d’Olanda, Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia e Jens Weidmann, presidente della tedesca Bundesbank. Con ospiti come i big delle banche centrali «Young factor» vuole elevare il livello di alfabetizzazione economi- co–finanziaria degli studenti delle scuole superiori italiane. «Siamo qui, perché tutti noi crediamo che l’ignoranza costi — ha detto Ceccherini — E che l’ignoranza economico-finanziaria costi un prezzo carissimo, che nessuna economia può permettersi. Se pensate che l’istruzione sia costosa, provate con l’ignoranza». Moderati da Ferruccio de Bortoli, i tre banchieri centrali hanno dialogato con quasi mille studenti provenienti dalle scuole superiori di molte città italiane, rispondendo alle domande che hanno avuto come tema principale il confronto fra il governo italiano e l’Europa sulla manovra economica e la permanenza dell’Italia nell’eurozona. Ignazio Visco, rispondendo a uno studente sulle motivazioni del crescente euroscetticismo, ha detto che in realtà «recenti sondaggi mostrano che la percentuale degli italiani che ha fiducia nell’Euro è cresciuta del 12% arrivando al livello della Francia» e ha sottolineato che l’incremento si è registrato proprio nell’ultimo anno: «È interessante che, proprio quando siamo considerati fortemente nazionali- sti, con un governo che si dice populista e vicino ai bisogni della gente, la gente dimostra di non essere euroscettica e sta capendo i benefici della moneta unica». «Young Factor», sostenuto da Intesa Sanpaolo, Banca Mps, Ubi Banca e Unicredit, aveva già portato a Firenze JeanClaude Trichet ex presidente della Bce, il governatore della Banca di Francia Francois Villeroy de Galhau, con quelli di Austria, Ewald Nowotny, Belgio, Jan Smets, e Portogallo, Carlos Costa.