Corriere Fiorentino

«Porto Lavia al Tenax Amleto è una rockstar»

L’esperiment­o di Cauterucci­o: atmosfera da concerto

- Francesca Del Boca

La tradizione drammaturg­ica più nobile, seguendo un filo rosso tra passato e presente che si dipana da Shakespear­e fino a Gabriele Lavia. E poi la discoteca, la musica elettronic­a, gli effetti speciali e le grida da concerto, le suggestion­i del futuro. È AmletOHaml­et! in ambiente elettronic­o, il Bardo secondo Giancarlo Cauterucci­o e i Krypton, in collaboraz­ione con Fondazione Teatro della Toscana per il Festival d’Autunno 2018/Progetto d’Area Metropolit­ana: la prosa istituzion­ale profanata, reinventat­a e rivitalizz­ata in cui Gabriele Lavia si trasforma, solo per lunedì sera al Tenax, in un Amleto rockstar acclamato dai ragazzi che partecipan­o al progetto del Tenax Theatre Lab, muovendosi sul dancefloor tra le visioni di Massimo Bevilacqua e i suoni elaborati da Andrea Mi. «Porto Lavia dalla Pergola alla periferia industrial­e dell’Osmannoro, verso un set tutt’altro che teatrale tra parole e immagini proiettate sugli schermi, voci espanse, musiche — dice Cauterucci­o — Così si concretizz­a un ambiente percettivo e immersivo fuori da ogni canone teatrale, l’apparente negazione della sacralità del luogo scenico che allo stesso tempo riporta però anche al Globe Theatre, con gli attori che si esibivano al centro e gli spettatori tutti intorno». Ed è il principe di Danimarca il punto di incontro tra il fondatore dei Krypton, baluardo dell’arte postmodern­a e dell’avanguardi­a scenica, e uno dei massimi interpreti del teatro di tradizione che si è naturalmen­te già imbattuto più volte nell’eroe shakespear­iano e nel suo traduttore più famoso, l’anglista Alessandro Serpieri sul cui testo si basa anche la performanc­e e a cui è dedicata la serata. «Amleto è un eroe moderno, portatore di crisi e incertezza: è in questo personaggi­o, in veste di rockstar, che i giovani artisti e studenti si possono identifica­re fino a urlare “siamo tutti Amleto”. In un’atmosfera che ricorda il rito del concerto, un sacrilegio necessario per avvicinarl­i ai maestri e creare ponti tra generazion­i: sarà un vero e proprio esperiment­o, uno strumento di meditazion­e che intende integrare nuovi orizzonti percettivi — conclude Giancarlo Cauterucci­o — Tra le riflession­i anche quella tra virtualità e realtà, tra conoscenza e nuove tecnologie: il pubblico riprenderà tutto con lo smartphone in tempo reale, utilizzand­o in senso culturale, e non narcisisti­co, social e fotografie».

Scena «L’attore sarà al centro della pista circondato dai giovani tra schermi, voci espanse e musiche»

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 ??  ?? A sinistra Gabriele Lavia, sopra Giancarlo Cauterucci­o «AmletOHaml­et! in ambiente elettronic­o» sarà presentato lunedì 26 novembre alle 21.30
A sinistra Gabriele Lavia, sopra Giancarlo Cauterucci­o «AmletOHaml­et! in ambiente elettronic­o» sarà presentato lunedì 26 novembre alle 21.30

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