Problema fisico, il croato a Bologna non sarà in campo
Oggi a Bologna Pioli deve rinunciare ancora al fragile croato infortunato con la nazionale Pronta una mediana muscolare, Gerson attaccante esterno. Caccia ai tre punti dopo 2 mesi
Doveva essere la sua partita, quella della svolta per lasciarsi alle spalle un avvio di stagione altalenante. E invece oggi Pjaca a Bologna non ci sarà. Una lombalgia acuta, accusata con la Nazionale croata, lo ha fermato. Pioli proverà a farlo allenare col gruppo già martedì prossimo, ma intanto da tre giorni si è concentrato sulle soluzioni alternative per il reparto offensivo.
«Questa assenza cambierà qualcosa ma ho comunque tante soluzioni». L’allenatore non si è voluto sbilanciare, provando a trasformare in vantaggio quest’assenza dell’ultimo minuto. Durante la sosta, al netto di oltre dieci giocatori assenti per gli impegni con le nazionali, sono state provate diverse soluzioni. E adesso Pioli sembra orientato verso una soluzione di rottura piuttosto che di continuità. Con Simeone nel ruolo di centravanti e Chiesa sulla fascia sinistra dovrebbe toccare a Gerson. Una novità quasi assoluta visto che il brasiliano contro la Roma, club proprietario del suo cartellino, ha giocato parte della sfida sulla
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Il tecnico ai suoi La gioventù non deve diventare un alibi Noi superiori al Bologna ma le partite vanno vinte
destra. Peraltro con buoni risultati. Lui, mancino puro, schierato sulla fascia. Così facendo potrà giocare più vicino alla porta, calciare con maggior frequenza e saltare l’uomo oltre che scambiare il pallone con i compagni di reparto. Un cambiamento che per forza di cose modifica anche il centrocampo. «In questo reparto il Bologna è organizzato e fisico, vogliamo contrapporci in modo aggressivo» ha specificato l’allenatore.
Insieme a Veretout e Benassi toccherà a Edimilson Fernandes, reduce da buone prestazioni con la Svizzera e appena diventato padre. L’ultima novità sarà in difesa: fuori Pezzella, infortunato in nazionale come Dragowski e Pjaca, dentro Ceccherini. Dopo giorni di ballottaggio e varie analisi, Pioli ha preferito l’ex Crotone a Laurini. Al suo fianco ci saranno Milenkovic e Hugo. L’avversario da contenere è Santander «sul quale il Bologna, quando ha bisogno, si appoggia anche con lanci lunghi» ha aggiunto l’allenatore viola. In queste due settimane senza partite il gruppo ha cercato di lavorare sui difetti emersi nel primo scorcio di stagione. «Se non avessimo commesso certi errori, la classifica sarebbe migliore così come i giudizi. La squadra è la più giovane d’Europa e può commettere degli errori ma non deve diventare un alibi» ha ammonito Pioli che poi ha precisato: «Il 70% di quello che facciamo è positivo, il restante 30% va migliorato».
Nella fetta minore rientra la gestione della partita, quel fattore che ha portato la Fiorentina ad essere rimontata nelle ultime quattro partite. Ma non va dimenticato nemmeno l’approccio alla gara: «Non siamo il Real Madrid e nemmeno il Barcellona, abbiamo valori superiori al Bologna ma ogni gara va interpretata e vinta. Sto cercando di far capire questo alla squadra». Oggi la Fiorentina sarà seguita da millesettecento tifosi, un vero e proprio esodo. «Chiedo a tutti di saper andare oltre il risultato» ha specificato Pioli che vuole tornare a vincere due mesi dopo l’ultima volta. Una condizione necessaria per migliorare la classifica e per preparare al meglio la prossima sfida contro la Juventus.