Corriere Fiorentino

Nel libro di Baudo Indro e i suoi sbalzi Che sorpresa in tv

Quell’invito di Pippo nazionale a Montanelli: prima il no per la depression­e, poi l’imprevisto cambio d’idea L’incontro con il grande giornalist­a nel volume scritto dal mattatore della television­e italiana con Paolo Conti

- di Pippo Baudo

Anni fa portò in teatro lo spettacolo L’uomo che inventò la television­e. Pippo Baudo la tv non l’avrà inventata ma di sicuro l’ha fatta: decenni da gran cerimonier­e attraverso la storia d’Italia in cui il popolare conduttore ha incrociato personaggi ed eventi eccezional­i. Li racconta, insieme a Paolo Conti del Corriere della Sera, in Ecco a voi Pippo Baudo — Una storia italiana, edito da Solferino, da cui è tratto il brano in questa pagina su un toscano d’eccezione, Indro Montanelli.

Indro Montanelli era un grandissim­o scrittore e giornalist­a con un carattere molto particolar­e. Alternava momenti di cordialità e allegria a stati di depression­e in cui parlare con lui diventava impossibil­e. Si era affezionat­o a me, e veniva ogni volta a Domenica in a presentare i suoi famosi libri sulla storia d’Italia e anche quello monografic­o e curiosissi­mo su Giuseppe Garibaldi. Lo invitai a essere ospite di una puntata di Serata d’onore a Montecatin­i, in coppia con Anna Oxa. Accettò ben volentieri, anche perché la cittadina termale gli era molto cara, vicina com’era a Fucecchio, la sua città natale.

Due giorni prima della data della trasmissio­ne mi fece sapere che non sarebbe venuto. Meraviglia­to e sorpreso dalla notizia andai a trovarlo a Milano nella sede del Giornale che lui dirigeva. Mi accolse malissimo, tentò addirittur­a di picchiarmi con un bastone che aveva in mano. Mi disse di essere in uno stato depressivo, e alle mie continue insistenze mi consigliò di chiamare al suo posto sua moglie Colette Rosselli, conosciuta giornalist­icamente come Donna Letizia: così infatti firmava la rubrica di corrispond­enza con i lettori intitolata «Saper vivere», prima su Grazia e poi su Gente. Prima di lasciarlo, mi feci promettere da Montanelli che avrebbe rivolto soltanto un saluto all’inizio della trasmissio­ne, dal suo studio, davanti alla classica macchina da scrivere Lettera 22. La signora Colette accettò l’invito, e così andammo in onda in diretta. Dopo i primi scambi di convenevol­i, Colette raccontò come aveva conosciuto Montanelli e la loro vita coniugale senza figli consumata solo nel fine settimana, nel loro bellissimo appartamen­to a piazza Navona a Roma. A questo punto ritenni opportuno collegarmi con Montanelli che si presentò in grande forma, segno che indubbiame­nte l’attacco di depression­e era passato. Quindi, ignorando del tutto la moglie Colette, parlò della sua vita come militare in Abissinia, dove era stato ufficiale volontario di cavalleria con cento soldati indigeni e dichiarò, tra lo stupore generale, di aver avuto una moglie indigena di dodici anni che aveva comprato dal padre. Di tutto ciò ovviamente non si vantava, ma lo addebitava al razzismo dominante del tempo. Qua e là cercavo di far intervenir­e da studio Colette, la quale però rassegnata cedeva lei stessa la parola a Indro. Lui parlò ancora del suo primo libro scritto in carta paglia intitolato Villa Wanda, la storia di una casa chiusa, e come antifascis­ta della sua esperienza come professore di italiano a Tallinn, capitale della repubblica baltica dell’Estonia. Insomma, Indro Montanelli fu il mattatore della serata, concedendo poco spazio a tutti. L’altra

Irascibile

Mi accolse gridando, tentò anche di picchiarmi col bastone Alla fine mi disse di invitare sua moglie

protagonis­ta della serata, Anna Oxa, riuscì con difficoltà a rievocare la storia della sua vita e della sua famiglia, e cantare qualche canzone del suo repertorio. Montanelli d’altra parte era fatto così: o si chiudeva nei suoi silenzi dovuti alla depression­e, oppure dominava la scena con la sua enorme cultura, e con l’arguzia toscana di cui era ampiamente provvisto.

(Testo tratto da Ecco a voi Pippo Baudo — Una storia italiana, di Pippo Baudo con Paolo Conti, ed. Solferino © 2018 RCS MediaGroup S.p.A., Milano proprietà letteraria riservata)

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In libreria «Ecco a voi Pippo Baduo Una storia italiana», editoda Solferino Con il tenore Andrea Bocelli, una delle sue scoperte Uno dei blitz sanremesi di Roberto Benigni Con lo stilista fiorentino Roberto Cavalli Pippo Baudo Sotto, Indro Montanelli Sul palco insieme ai toscani
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