Airbnb, aiutare i residenti si può Bruxelles parte dal campanello
In Belgio pulsantiere personalizzate anti-confusione. E istruzioni agli ospiti
E qui da noi?
Spesso i turisti non rispettano le regole dei palazzi perché nessuno gliele ha spiegate
Arrivare al portone del palazzo in cui c’è l’Airbnb affittato per una breve vacanza a Bruxelles e scoprire con stupore che sulla pulsantiera dei campanelli c’è un nome conosciuto, il mio: «Giulio Gori». Jean, il proprietario, o l’host secondo il gergo del settore, cambia la targhetta ogni volta che ha un nuovo ospite. In modo che non ci siano dubbi, in modo che chi soggiorna con te o qualcuno che ti venga a trovare non faccia confusione, non sbagli o, più semplicemente, nel dubbio non si metta a suonare tutti i campanelli del palazzo. Uno scenario molto diverso da quello di molti affittacamere fiorentini, che non solo non hanno la stessa premura di Jean, ma che addirittura non hanno mai sostituito la targhetta col nome del vecchio proprietario,
Nessun disturbo
La pulsantiera di Bruxelles con il nome del cronista, ospite di un appartamento Airbnb il cui titolare cura tutti i dettagli anche per evitare problemi agli inquilini del palazzo forse per non rischiare che la dicitura «b&b» salti all’occhio di fronte ai controlli sull’evasione della tassa di soggiorno. Perché se Airbnb ha stretto col Comune di Firenze un accordo per versare direttamente la tassa di soggiorno, molti altri vettori web non sono altrettanto trasparenti.
Così, a Bruxelles, non c’è il rischio (assai frequente a Firenze) che qualche studentessa straniera un po’ su di giri non si attacchi a tutti i campanelli del palazzo a notte fonda, aspettando che un’amica la apra, perché ha dimenticato le chiavi o non le ha mai avute. Gli Airbnb e gli appartamenti affittati attraverso altri portali online, a Firenze sono tantissimi, un fenomeno che è esploso e che sta cambiando radicalmente la geografia delJean la città, svuotando il centro dai residenti (e quindi anche dai negozi di vicinato). Ma la convivenza con queste realtà è spesso molto complicata anche per i pochi abitanti che ancora resistono. E spesso, durante uno scambio con l’ospite straniero, si scopre che se non rispetta le regole del palazzo, è semplicemente perché nessuno si è mai preso la premura di spiegargliele. E l’Airbnb diventa il nemico. A Bruxelles, Jean perde un buon quarto d’ora a spiegare le regole della casa, per il rispetto dell’appartamento ma anche degli altri inquilini del palazzo. E ti presenta anche un promemoria di quelle regole, che dà anche all’ospite tutte i riferimenti per qualsiasi necessità: dal numero suo e della moglie, a quello delle emergenze sanitarie.
spiega dettagliatamente a come va chiuso il portone e le porte intermedie, in quali orari si può lasciare aperto e in quali serve la doppia mandata. Poi ti porta nel sottoscala e ti spiega il funzionamento della raccolta differenziata. A Firenze, spesso, gli ospiti vengono infilati nell’appartamento in fretta e furia, il proprietario o l’agenzia che gestiscono molte case — a volte piccoli imperi — devono correre dall’uno all’altro e non hanno tempo da perdere. Così, capita che i clienti si dimentichino di chiudere a chiave una porta comune, o al contrario che la chiudano col paletto perché nessuno ha spiegato loro che nella porta di fronte vive qualcun altro e che, magari, è fuori e rischia di passare la notte sulle scale.
Jean, nel suo appartamento di Bruxelles, a venti metri dal Manneken Pis, la statua simbolo della città, ci tiene a ottenere le 5 stelle che su Airbnb ne hanno fatto un «superhost». E se succede che il giorno dell’arrivo ci si accorga che manca un lenzuolo nel letto, basta un messaggio per avvisarlo e subito lui risponde che provvederà a rimediare. Altri tre minuti e Jean ti scrive che uno dei suoi figli è già partito con la biancheria mancante. A Firenze gli host avranno la stessa premura? Non sempre. Ad esempio, di fronte a una perdita d’acqua nell’Airbnb al piano superiore, chi scrive fu costretto a minacciare di chiamare i carabinieri perché l’host, invitato a venire almeno a chiudere il rubinetto generale dell’acqua dell’appartamento, in un primo tempo aveva risposto: «Ora è tardi, magari domattina».