Corriere Fiorentino

Una biblioteca di periferia per il «Confucio»

Il Comune a Zhang Huan: venga per decidere con noi dove andrà la sua statua

- C.D.

Si apre uno spiraglio per il quinquenna­le stallo in cui versa la statua di Confucio donata alla città di Firenze dall’artista cinese Zhang Huan in occasione della mostra che nel 2013 gli fu dedicata sancendo in quell’occasione la riapertura del Forte Belvedere alla città. Quel Confucio adesso potrebbe essere esposto in un «biblioteca» fiorentina.

L’artista, a cui, all’interno di Contempora­neamente, (le iniziative per il Natale in Oltrarno) verrà dedicata una mostra con foto del backstage di quell’evento e bozzetti dell’opera, ieri rispondend­o a una domanda del Corriere Fiorentino, aveva chiesto che la sua statua — da tempo chiusa in un deposito del Comune, dopo essere stata esposta a Palazzo Vecchio durante i mesi della mostra e poi all’aeroporto di Peretola — trovasse un definitiva collocazio­ne. Aveva puro lanciato una sua proposta dicendo «il posto giusto, per i valori che esprime sarebbe la Basilica di Santa Maria del Fiore, ma andrebbe bene anche un luogo in periferia dove potrebbe essere portare di un messaggio per un nuovo umanesimo». Aveva però anche aggiunto che, se la statua non dovesse essere collocata da nessuna parte allora lui potrebbe richiederl­a indietro.

La risposta del Comune ieri è stata di relativa apertura: «La statua Confucius di Zhang Huan è in attesa del perfeziona­mento della donazione». ha fatto sapere Palazzo Vecchio ricordando che per completare l’atto di donazione, dopo che nell’ottobre del 2013 è stata accettata dal Comune, serve la firma dell’artista. «Attualment­e l’opera, dopo l’esposizion­e nel Salone dei Cinquecent­o e l’esposizion­e temporanea a Peretola, si trova ottimament­e conservata nei magazzini del Comune». «L’occasione per firmare l’atto e donarla definitiva­mente alla città potrebbe essere la mostra Contempora­neamente al via il primo dicembre» ha aggiunto Tommaso Sacchi, che è capo segreteria cultura del Comune di Firenze». Ma è certo che per questo periodo Zhang Huan non sarà in Europa, adesso si trova in Cina, e non sarà presente in città. Sacchi dunque aggiunge: «Accogliere­mo Zhang Huan se deciderà di raggiunger­e Firenze e insieme decideremo che collocazio­ne dare all’opera e perfezione­remo con gli uffici l’atto di donazione. Riteniamo coerente — ha aggiunto Sacchi da Parigi — l’idea avanzata dal Maestro di esporla in una zona periferica della città, essendo stato Confucio un grande intellettu­ale del passato e portatore di un pensiero innovativo e originale nella filosofia orientale, perché no, allora in una biblioteca?». Adesso si aspetta l’arrivo di Zhang Huan.

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L’operaIl «Confucio» di Zhang Huan alle Cave Michelange­lo (foto:Guido Cozzi)
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L’artista Zhang Huan

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