IL PRIMO RATTO TUTTE CON POLISSENA
Nella Sala del camino degli Uffizi bozzetti e disegni preparatori della statua di Fedi Tra le opere esposte anche una nuova acquisizione del museo che arriva da Roma E oggi si parla di violenza contro le donne all’Auditorium Vasari con Valeria Andò
È Polissena, a Firenze, il simbolo della giornatacontro la violenza sulle donne, istituita dall’Onu nel 1999, celebrata oggi anche in Italia con il motto «non è normale che sia normale». Polissena è la giovane figlia di Priamo, uccisa dal feroce Pirro, per vendicare il padre Achille, secondo una delle versioni del mito. Una vicenda rappresentata dalla scultura marmorea di Pio Fedi alla Loggia dei Lanzi.
Il gruppo marmoreo rispolvera oggi la sua gloria grazie a una mostra nella Sala del camino degli Uffizi, Il Ratto di Polissena - Pio Fedi scultore classico negli anni di Firenze Capitale, a cura di Simonella Condemi ed Elena Marconi. Insieme alla nuova acquisizione, ovvero un bozzetto in terracotta per il Ratto di Polissena, l’esposizione, mette in fila fino al 10 marzo altri cinque suoi bozzetti in argilla, a testimonianza di una fase esecutiva embrionale, ovvero la «nascita dell’idea», oltre ad alcuni disegni preparatori per il gruppo marmoreo e due dipinti: Ritratto dello scultore (Luigi Mussini 1842), e Veduta di Piazza Signoria, realizzata intorno al 1846 da Giuseppe Canella. Piace al direttore delle Gallerie, Eike Schmidt ricordare come «il Ratto di Polissena di Pio Fedi – artista che scolpì anche due statue della serie di fiorentini illustri nelle nicchie del Cortile degli Uffizi, Nicola Pisano e Andrea Cesalpino — è nella Loggia dei Lanzi l’unico e ultimo intruso ottocentesco nel gruppo dei marmi e bronzi antichi e cinquecenteschi. Quasi a fornire un’alternativa
al Ratto delle Sabine del Giambologna. Il bozzetto preparatorio per il Ratto di Polissena è stato acquistato a Roma in seguito a una segnalazione di Matteo Ceriana, ricorda Schmidt, nel solco dell’interesse per il periodo artistico ottocentesco avviato a Firenze da Carlo Del Bravo. Pio Fedi è noto soprattutto per l’allegoria della Libertà (nella tomba di Giovanni Battista Niccolini nella basilica di Santa Croce), cui si ispirò Frédéric Auguste Bartholdi per la più famosa Statua della Libertà newyorchese. Nato a Viterbo ma fio-