Per il premio under 40 decine di giovani stranieri
Un pubblico in gran parte composto da giovani nella sala del Basolato e tra loro anche i ragazzi di tre centri di accoglienza straordinaria di Fiesole a cui sono state donate le copie del libro di Antonio Dikele Distefano, il vincitore dell’edizione numero 27 del Premio Fiesole Narrativa under 40 con il suo quarto romanzo Non ho mai avuto la mia età, edito da Mondadori, storia dura e commovente di Zero, un ragazzo che non riesce a costruire una vita perché la vita tutto gli ha tolto, impietosa e crudele. Un romanzo di formazione, in cui ha voluto raccontare «la diversità nella diversità e il tema dell’identità. Tutti pensano che adesso sia il periodo peggiore per i migranti, in realtà questo libro l’ho scritto nel 2006 e da allora non è cambiato niente». Ventisei anni, di origini angolane, Dikele Distefano, ha spiegato che non riuscirebbe mai a scrivere senza smartphone e che la curiosità è uno dei suoi più grandi talenti. Ripercorrendo gli anni delle scuole a Ravenna ha detto che ha smesso di studiare alla fine della terza media, coltivando sempre la passione per la scrittura: «ho imparato che bisogna fare cose belle perché restino nel tempo» . Nel corso della serata aperta dai saluti del sindaco di Fiesole Anna Ravoni e dall’assessore alla cultura Barbara Casalini, la giuria presieduta da Franco Cesati ha assegnato tre riconoscimenti speciali, alla Giuntina di Daniel Vogelmann per il coraggio e la passione di una casa editrice specializzata in cultura ebraica, che da 38 anni diffonde testi dal valore universale; ad Armando Punzo per il suo trentennale lavoro con la Compagnia della Fortezza di Volterra e al giornalista Gabriele Ametrano che lavora per una cultura fiorentina più aperta. Con l’associazione Wimbledon ha dato vita al festival di successo la Città dei Lettori, pronto a bissare nel 2019.