E Pioli: non siamo in crisi La vittoria arriverà presto
La Fiorentina non sa più vincere, Pioli non vuol sentire parlare di crisi. «Abbiamo provato a vincere in tutti i modi», esordisce l’allenatore. «Non vinciamo da sei partite ma non perdiamo da cinque», continua. Una frase che però stride in questo momento di smarrimento. Poi, sulla partita, Pioli sembra soddisfatto, almeno per il gioco: «Non abbiamo mai indietreggiato, e mai mollato. Abbiamo costruito più di otto occasioni da gol e calciato verso la porta almeno diciassette volte».
A dire il vero — complice la sconfitta dell’Atalanta a Empoli — la classifica non è così brutta e Pioli non vuole buttare via tutto. Anzi, cerca di rilanciare: «È chiaro che ci manca la vittoria, ma nel campionato italiano non è facile vincere. Ce la siamo sempre giocata alla pari o meglio contro qualsiasi avversario, soltanto il Torino per un tempo ci ha messo sotto». Il tarlo però sono i tre punti: la Fiorentina non vince dallo scorso 30 settembre, naturale che il morale del gruppo si sia abbassato. «Nello spogliatoio ho visto i ragazzi un po’ depressi, non devono esserlo. Non si devono abbattere per i risultati. Le vittorie danno fiducia, quando non ci riesci è normale che si facciano sentire le ansie». In particolare sono gli attaccanti a trovarsi in difficoltà, la vena realizzativa comincia a preoccupare. «Sono vicino a tutti, in particolare a chi gioca davanti perché capisco che non fare gol sia pesante».
Nessun caso però sulla mancata intesa, qualche appunto sui passaggi negli ultimi metri. «È questione di lucidità, non di egoismo. Se i miei giocatori non si cercassero non riusciremmo a creare occasioni pericolose. Invece lo facciamo, è negli ultimi metri che ci manca la precisione necessaria», analizza l’allenatore viola che poi difende Simeone. «Sono soddisfatto della sua prestazione, i gol è sempre riuscito a farli e quindi ci riuscirà di nuovo». Piuttosto ha dato buoni segnali Gerson, schierato per la prima volta sulla fascia al posto dell’infortunato Pjaca. «È stato pericoloso, è una mossa che ha funzionato. Fino a che è stato in campo ho avuto la sensazione che la squadra tenesse bene il campo». Un piccolo passo in avanti, malgrado la sterilità in attacco, c’è stato nella gestione dei minuti finali dove non è arrivato il gol beffardo come nelle ultime partite. «Questa volta siamo riusciti a tenere meglio nel finale, dobbiamo insistere così».
Pioli parla anche dei tifosi e di qualche critica ricevuta nelle ultime settimane. «L’ambiente di Firenze è fantastico, ha passione e sta vicino. Quando c’è passione è normale che ci sia aspettativa». Sui cambi fra giocatori con ruoli uguali è chiaro: «Se la squadra funziona bene non vedo motivo per stravolgere gli equilibri. Accetto le critiche che nel calcio ci stanno, figuriamoci a Firenze». Infine l’allenatore prova a guardare avanti, cosa che farà da stamattina alla ripresa degli allenamenti. «Il percorso è lungo, nel nostro lavoro vedo molte più cose positive rispetto a quelle negative. I ragazzi devono credere nelle qualità e nel lavoro, i conti si fanno alla fine. I giocatori sono uniti, dobbiamo giocare così». Sabato prossimo a Firenze arriva la Juventus.
Carezze
«Negli spogliatoi ho visto una squadra un po’ depressa, ma non deve esserlo»