Corriere Fiorentino

Fiorentina-Juve, il doppio ex: servono i gol del Cholito

Lui, gli anni a Firenze e la sfida di sabato: «Momento strano, Chiesa e compagni giocano bene ma non riescono a vincere Pioli è un allenatore preparato, riuscirà a correggere gli errori»

- di Stefano Rossi

Fiorentina-Juve, il doppio ex: partita speciale Al Franchi atmosfera magica

Simbolo di rinascita e di fedeltà, la storia di Angelo Di Livio insegna che Firenze si può innamorare anche di chi per anni ha vestito la maglia della Juventus. «All’inizio non è stato affatto facile, poi si è creato un legame indissolub­ile», racconta.

Cosa significa Fiorentina­Juventus?

«È una partita che tutti vorrebbero giocare, l’atmosfera al Franchi è unica. Anche per le strade si respira l’aria di attesa, è naturale dare tutto per fare felice i tifosi».

A Torino invece come la vivono?

«La sentono, non come a Firenze perché loro disputano spesso partite di alto livello, però non è una gara come le altre».

Come sta la Fiorentina?

«È un momento strano. La squadra non vince ma gioca bene, manca un po’ di esperienza ma quando si allestisce un gruppo giovane le flessioni sono naturali».

L’attacco non riesce più a segnare…

«Serve più decisione. Quando calci in porta devi pensare solo a fare gol. Penso a Simeone: si danna l’anima, ma quando arriva al tiro deve essere spietato. Mi ricorda Schick della Roma. Consiglio a entrambi di riguardare i vecchi filmati, magari quelli di Inzaghi e di Batistuta. Gabriel sfondava sempre la rete».

In estate il tridente viola, completato da Chiesa e Pjaca, aveva trasmesso entusiasmo ai tifosi.

«Giustament­e, aggiungo. Chiesa è straordina­rio, sta crescendo gara dopo gara ma l’aspetto che più apprezzo è la sua umiltà. Conosco bene suo padre Enrico che gli dà tanti consigli, se continua così farà una carriera di prima fascia». Vi sentite con Enrico?

«Sì, gli ho mandato diversi messaggi per compliment­armi. Non so se Federico diventerà più forte di lui, lo deve dimostrare. Poi nessuno può giudicare meglio dei tifosi viola: credo che a Firenze si sia visto Enrico nel momento migliore della carriera. Peccato per il brutto infortunio che subì, quell’anno ci saremmo divertiti».

Invece a Pjaca cosa sta succedendo?

«Mi dicono che a livello caratteria­le non sia forte. Non va contestato, non va fischiato altrimenti rischia di abbattersi. Adesso però è il momento di dimostrare il talento».

Che momento sta vivendo Pioli? A Firenze cominciano a esserci i primi mugugni...

«E perché? Stefano è un allenatore preparato. Nello spogliatoi­o si arrabbia e alza la voce, lo so. Poi ogni percorso ha i suoi tempi, gli errori verranno corretti lungo il tragitto».

La Juventus invece non si ferma mai, adesso ha anche Cristiano Ronaldo…

«Sono ancora più forti, ma l’arrivo di CR7 va oltre: non è giovane ma si allena con la voglia di un ragazzino, trasmette energia. La società ha aggiunto un fenomeno nella rosa e ha fatto sì che il gruppo non si adagiasse dopo i tanti trofei vinti».

Lo scudetto quindi è già sulla strada per Torino…

«Possono soltanto perderlo loro. Quest’anno sono accreditat­i anche per vincere la Champions League».

Lei c’è riuscito con Gianluca Vialli. Nei giorni scorsi ha raccontato la sua lotta contro il cancro.

«Gianluca era un leader. Deve essere un esempio per tutti, atleti e non. Lotterà come ha sempre fatto».

Quale sfida alla Juventus ricorda più volentieri?

«Il 3-3 al Delle Alpi, proprio con Chiesa in campo. Eravamo una bella squadra con Terim».

Sarà al Franchi sabato? «No, sono diventato pigro con l’età. Però voglio vedere questa squadra dal vivo, prometto ai tifosi che presto tornerò».

Con quale sciarpa guarderà la partita?

«Ho ricordi fantastici da tutte e due le parti. I trofei a Torino, la rinascita a Firenze. Ho costruito la mia carriera con fatica e sudore, me la tengo stretta tutta».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Nella foto grande Angelo Di Livio, oggi allenatore e opinionist­a televisivo Accanto con la maglia della Fiorentina, dove è stato anche capitano
Nella foto grande Angelo Di Livio, oggi allenatore e opinionist­a televisivo Accanto con la maglia della Fiorentina, dove è stato anche capitano

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy