UNA CORSA BELLISSIMA (ANCHE SE A OSTACOLI)
Caro direttore, a breve l’Associazione Partners Palazzo Strozzi terminerà la sua lunga corsa, durata più di undici anni, senza mai riprendere fiato. Quel fiato che ci è servito per cogliere tanti risultati.
Il fiato ci è servito per raccogliere tantissimi milioni di euro a favore di Palazzo Strozzi e della sua Fondazione. E ci è servito a costruire piccole grandi eccellenze con il progetto sulla stampa internazionale e in collaborazione con i migliori hotel della città, con oltre 100 articoli sulla «nuova Firenze» sulle principali testate di tutto il mondo, con la creazione di un magazine online per gli studenti delle università straniere al quale hanno aderito più di 100 mila giovani, con la fondazione di quell’esempio di crowdfunding cooperativo che risponde al nome degli «Angeli del Bello» e molto molto altro ancora. Il tutto grazie alla generosità di decine e decine di partners che ci sono stati accanto in questo percorso così ricco di stimoli, di condivisione, di creatività, di «ingaggio» virtuoso nel complesso territorio dell’arte e della cultura. Ad ognuno di loro, dal primo all’ultimo, dal più grande al più piccolo, da quelli che sono stati con noi solo una stagione a quelli che lo sono stati sempre, va il mio incondizionato e commosso ringraziamento. Firenze non ha sempre risposto come avrebbe dovuto e potuto. Molte aziende, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, semplici cittadini hanno reagito con passione, lungimiranza e fiducia ai nostri impulsi, tanti altri no. Questi ultimi hanno perso un’occasione per andare «oltre la soglia» e sconfiggere quella comfort zone geopolitica, male assoluto di un progresso che a volte pare ineluttabile, altre volte quasi un mistico disagio. La nostra voglia di sviluppo continua con una piattaforma per il turismo di alta fascia di cui parleremo prossimamente, ma soprattutto e direttamente all’interno della Fondazione Strozzi con Arturo Galansino con le luminose qualità che ha saputo portare qui attraverso le sue esperienze europee e che non tutti hanno ancora apprezzato appieno, con un grazie particolare a Lorenzo Bini Smaghi, a Matteo Del Fante e poi a Leonardo Ferragamo e a Jacopo Mazzei, ideatori e fondatori dell’Apps, e a tutti coloro che hanno contribuito e continueranno a dare luce a questo gioiello. Sapremo garantire ai nostri partners vecchi e nuovi innovazione, modernità, visibilità, una nuova rilettura del presente che vuole superare gli stantii orizzonti della paura di osare e di abbattere qualunque ostacolo in nome della cultura. Il momento storico è complesso, intricato, poco comprensibile ai più. I nostri labirinti neuronali non riescono a comprendere sempre ciò che si agita attorno a noi. Dobbiamo essere forti e consistenti, concreti e appassionati, decisi e contemporanei. Le certezze le dovremo cercare dentro di noi, in ciò che è in grado di renderci migliori sotto ogni latitudine e con qualunque vento. L’arte, la cultura, la condivisione, la comunicazione, la vicinanza, la generosità, il supporto continuo agli altri, la partecipazione - valore troppo spesso incompreso e il coraggio dovranno essere i prodromi di quel nuovo Rinascimento di cui tanti si son riempiti la bocca senza sostenerne l’effettiva «messa in scena» e soprattutto senza percepirne le conseguenze straordinarie o disastrose a seconda del suo buon (o non buon) fine. Tutti noi sappiamo che cosa fare, abbiamo dedicato una grande parte della nostra vita a questo scopo. Tutti noi sappiamo da che parte e con quali presupposti ricreare definitivamente quell’alleanza per la città (e non solo) sotto l’egida di Palazzo Strozzi. Cerchiamo amici, soci, partner, uomini e donne che non hanno la minima intenzione di rinunciare a sognare. Siamo pronti ora. Riprendiamo subito a correre, insieme.
Porte aperte
C’è ancora molto da fare per la cultura, e anche per battere la paura di osare. La città? Non tutti hanno colto l’occasione. Peccato