Corriere Fiorentino

Sbanda tra le auto: a bordo l’autista aveva birre e stufato

Dalla Lituania a Grosseto. Sbandava vistosamen­te, fermato. In cabina la sorpresa

- di Aldo Tani

Quando lo hanno fermato lo stufato era ancora caldo. Vicino una decina di bottiglie di birra consumate durante il viaggio. Una «compagnia» di troppo per un camionista lituano, denunciato dalla Polstrada di Firenze per guida in stato di ubriachezz­a. L’uomo si era messo in cammino con il suo tir per consegnare un carico di pellet a Grosseto. Un lungo tragitto dal Paese baltico, che il 56enne aveva pensato di rendere meno pesante con cibo e alcool. Senza però poi accorgersi di aver sorpassato il limite e di mettere in pericolo con una guida pericolosa gli altri automobili­sti. Il suo mezzo procedeva infatti a zig zag lungo la carreggiat­a, ondeggiand­o e rendendo molto rischiosi i tentativi di sorpasso. Una situazione allarmante per chi si trovava alle prese con il Tir e tale da richiedere l’immediato intervento delle forze dell’ordine: tempestati per altro da decine di chiamate.

I poliziotti, appena appreso che il lituano aveva imboccato l’Autopalio in direzione sud, hanno avviato le ricerche, per poi raggiunger­lo tra Colle Val d’Elsa e Monteriggi­oni e bloccarlo nei pressi di Siena. Per precauzion­e le volanti per un tratto di strada hanno tallonato il mezzo, in modo da impedire alle altre vetture di avvicinars­i troppo e correre rischi. Una volta fermato, per l’autista è scattato l’alcool test: l’etilometro lo ha subito inchiodato, perché il tasso alcolico nel sangue era superiore a 2 grammi per litro (per i profession­isti un valore sopra lo zero corrispond­e comunque a un’infrazione). Per sicurezza l’esame stato eseguito due volte, ma in entrambi i casi il livello risultato più alto di 1,8: la soglia che trasforma il reato da amministra­tivo a penale. Per questo motivo il 56enne stato denunciato a piede libero e sarà un giudice a decidere la tempistica di sospension­e della patente, che a seguito dell’accaduto, gli è stata ritirata.

«L’arma del delitto», la birra appunto, era nella cabina, insieme alla pentola con lo stufato. L’altra certezza era nello stato di alterazion­e dell’uomo, che a causa dell’alcol ingerito, è stato accompagna­to in hotel dagli agenti per passare la notte e recuperare una condizione accettabil­e. A Siena si è fermata però solo la sua corsa, perché il Tir ha proseguito il viaggio con un altro guidatore, inviato dall’azienda lituana per non ritardare la consegna del carico. Il sostituto ha dovuto caricare anche il collega, perché senza mezzo e senza patente non poteva muoversi.

All’indomani dell’avventura senese, la Polstrada è entrata in azione sull’A/1, tra Firenze Nord e Scandicci, per fermare un’automobili­sta che con la sua Dacia stava seminando il panico. L’uomo, che sbandando aveva colpito anche un guard-rail, appena ha avvistato gli agenti all’altezza di Villa Costanza, ha imboccato di nuovo l’autostrada. Assicurata la sicurezza delle altre vetture, i poliziotti hanno fatto entrare in azione una seconda pattuglia che ha costretto il fuggitivo a deviare nel parcheggio di Corzano, tra Calenzano e Barberino, fermandolo. Il conducente, fiorentino di 54 anni residente a Impruneta, è apparso subito in condizioni non ottimali ed è stato accompagna­to in ospedale a Borgo San Lorenzo. Gli agenti hanno appurato che alcuni giorni fa la Motorizzaz­ione di Firenze aveva disposto per lui la visita per la revisione della patente, ora quanto mai a rischio.

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Nelle immagini della Polizia Stradale il Tir fermato sull’Autopalio e lo stufato con le birre ritrovati nella cabina

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