Corriere Fiorentino

Tutti alla fiaccolata «Ora basta paura»

Striscioni, slogan e tanti sindaci al corteo che arriva fin sotto casa di Pacini E tra la gente c’è anche chi chiede pietà: «Non si esulta per un morto»

- Gori

Erano circa duemila le fiaccole che ieri si sono raccolte a Monte San Savino attorno a Fredy Pacini, l’uomo che ha risposto all’ennesimo ladro uccidendol­o a colpi di pistola: la grandissim­a manifestaz­ione sembra unita, ma è attraversa­ta da una spaccatura.

«Legittima difesa!». Monte San Savino si raccoglie attorno a Fredy Pacini, un fiume di duemila fiaccole scorre nelle strade medievali del centro storico. «IostoconFr­edy» è lo slogan sul grande striscione, sui cartelli, persino stampato sulle felpe. Ma in un paese che sceglie di stare con l’imprendito­re derubato che ha risposto all’ennesimo ladro con un colpo di pistola, la grandissim­a manifestaz­ione sembra unita, ma è attraversa­ta da una spaccatura.

Tra chi grida il nome di Fredy ma chiede pietà umana anche per il ladro ucciso e chi invece scandisce: «La difesa è sempre legittima».«Il caso dovrà essere archiviato — dice un amico — Ma siccome so che Fredy è una persona retta so anche che per il resto della sua vita porterà il rimorso per una vita che non c’è più». «No, gli dovrebbero dare la medaglia d’oro, è stato anche troppo buono a puntare alle gambe», dice un altro savinese. Mentre un militante di estrema destra arrivato da Viterbo, che dice di essere un privato cittadino, ricorda che «sparare per difendere la proprietà è un diritto».

Alla fiaccolata non ci sono insegne politiche: gli unici segni sono le bandiere bianche per Fredy e le fasce tricolori dei tanti sindaci, Margherita Scarpellin­i di Monte San Savino (Pd), Alessandro Ghinelli di Arezzo, tutti i colleghi della Valdichian­a. «Umanamente sto con Pacini, ma serve pietà anche per il ragazzo morto, per quanto stesse facendo un’azione spregevole — dice la sindaca Scarpellin­i — I cittadini hanno ragione ad essere arrabbiati, il governo deve proteggerc­i dalla criminalit­à». Della maggioranz­a in Parlamento non c’è nessuno, la senatrice leghista Tiziana Nisini è stata derubata in tramvia a Firenze e non ha potuto raggiunger­e Monte San Savino. C’è invece Giovanni Donzelli (Fdi): «Lo Stato invece di perseguita­re Pacini deve chiedergli scusa, tanto più che il ladro è risultato essere un latitante ricercato che non sarebbe dovuto essere a piede libero». A organizzar­e il corteo, la lista civica d’opposizion­e 52048, che non ha voluto simboli politici: «Nessuna strumental­izzazione, siamo qui per difendere gli imprendito­ri vessati. Stasera non ci sono colori», spiegano. Ma una stoccata politica alla sindaca arriva: «Laggiù nella zona industrial­e non ci sono che due telecamere. Ci sono strade, come quella del capannone di Pacini, che sono completame­nte scoperte. Sulla videosorve­glianza il governo non c’entra, c’entra il Comune».

Qualche savinese, invece, è rimasto a casa per paura di un cappello partitico: «Ho attaccato alla vetrina del negozio il cartello “Fredy uno di noi” — dice un’amica — Ma non mi va bene che si provi ad usarlo politicame­nte, non si fa il suo bene. Chi dice che ha fatto bene a sparare al ladro? Non ha potuto fare diversamen­te, ma chi esulta per una morte è fuori di testa e Fredy so che la pensa così».

A Monte San Savino è un giorno diverso dagli altri, anche diverse ore prima della fiaccolata. La notizia che attraversa il paese è il possibile arrivo del ministro dell’Interno Matteo Salvini: lo schieramen­to di forze di polizia, carabinier­i, polizia municipale (con agenti arrivati dai Comuni vicini) è imponente. E nel corso c’è chi scherza: «Son passati a pulire la strada come non avevano mai fatto, non vogliono fare figuracce con Salvini». Il Comune e la sede del Pd, in piazza Gamurrini, sono chiusi sin dal pomeriggio. In tutto il centro invece, le vetrine sono tutte accese, hanno appeso i cartelli «Uno di noi». E non si parla d’altro, scorrono parole di solidariet­à verso l’imprendito­re indagato. Così, quando la fiaccolata, durante il passaggio nella circonvall­azione arriva davanti a casa di Pacini, quella casa in cui non dormiva da quattro anni per passare le notti nel capannone a difendersi dai ladri, i duemila di Monte San Savino si fermano e fanno partire un lungo applauso. E il grido di solidariet­à diventa un urlo di rabbia: «Fredy!».

La sindaca Scarpellin­i

Umanamente sto con Fredy, ma serve compassion­e anche per il ragazzo ucciso È giusto essere arrabbiati

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Un momento della fiaccolata di ieri sera a Monte San Savino
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 ??  ?? Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, in corteo con la fascia tricolore insieme ai colleghi della Valdichian­a
Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, in corteo con la fascia tricolore insieme ai colleghi della Valdichian­a

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