Il governo vira, Carrai applaude
Il sottosegretario Siri (Lega): sì alle grandi opere, anche alla nuova pista di Peretola
«Non vedo ostacoli» allo sviluppo dell’aeroporto di Peretola. «Noi siamo per lo sviluppo, in Italia e in questo territorio». Anche se non si è pronunciato con un sì o un no secco, il sottosegretario ai Trasporti Armando Siri, esponente della Lega, ha più che rassicurato le categorie economiche ed un ristretto gruppo di imprenditori convocati da Confindustria Firenze, giovedì, in via Valfonda. Una mezza improvvisata: in realtà, gli industriali avevano già fatto sapere, una settimana fa, che c’era questa possibilità. Poi la voce è girata, e così il presidente Luigi Salvadori ha invitato una platea più ampia, a porte chiuse. Oltre agli industriali, c’erano rappresentanti di tutte le altre categorie fiorentine, e anche degli ordini professionali (architetti, ingegneri etc). Una quarantina di persone. Il tramite con Siri è stato Maurizio Mancianti, commercialista, ma in sala c’era anche Laura Lodigiani, un tempo candidata per la Lega, oltre ad altri esponenti ex Forza Italia e ex An ed un ristretto numero di imprenditori senza cariche nelle categorie, come Mario Bigazzi del Prosperius e Marco Carrai e Roberto Naldi di Toscana Aeroporti.
È stato proprio il tema dello sviluppo dell’aeroporto di Firenze a tenere banco. Con Siri che ha risposto alle preoccupazioni degli imprenditori: «Non vedo ostacoli» al procedimento. Certo, non ha nascosto i dubbi che arrivano dai colleghi del M5S nel governo. Quando gli è stato contestato però che altri della Lega, come la commissaria toscana Susanna Ceccardi e il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio, vogliono un nuovo masterplan, Siri ha spiegato che Centinaio si occupa di turismo, e l’aeroporto di Firenze è un «business airport», e che la delega agli aeroporti ce l’hai lui. Alla fine del confronto, durato un’ora, si è alzato Carrai: «Devo ringraziare Siri, il sottosegretario ha un atteggiamento molto collaborativo».
La rassicurazione ha colpito i presenti, ma è ancora da capire se è solo un tassello nella strategia della Lega, per intercettare il voto delle categorie economiche a Firenze, o è la rappresentazione plastica delle divisioni interne al partito di Salvini. Un dubbio che si scioglierà, forse, solo quando la Conferenza dei Servizi, il 7 dicembre, dirà l’ultima parola sul futuro della pista parallela.
Il senso dell’incontro di Siri a Firenze, si spiega da Roma, è era quello di parlare con le categorie di tutto, dalla manovra alle tasse. Ma anche che il tema dell’aeroporto va tolto dallo scontro politico, pure quello interno alle lega: per questo, come ha detto il sottosegretario a Firenze, «il percorso tecnico deve restare tale e proseguire sui canali attuali», senza interferenze che devono rimanere nell’ambito politico. Le rassicurazioni sono state molto apprezzate dalle categorie; meno contenta forse sarà la commissaria Ceccardi, che voleva un nuovo masterplan: ma se ci sarà sviluppo, questo il messaggio da Roma, tutti saranno d’accordo. Anche la commissaria.
Il sottosegretario
Noi siamo per lo sviluppo in Italia e anche qui I dubbi sono dell’M5S Il presidente Lo voglio ringraziare, è sempre stato molto collaborativo