Pistoia, il sondaggio Pd che boccia se stesso «Opposizione scadente»
Studio sul consenso dopo la batosta alle Comunali: «Opposizione scadente»
Donne e adulti hanno segnato l’inversione di rotta del Pd pistoiese. Dopo la storica batosta che ha portato Alessandro Tomasi (FdI) alla guida della città, il partito prova a ripartire dai propri errori. E dalle opinioni, dai giudizi, dagli «schiaffi», come sottolinea il segretario comunale del partito Maurizio Bozzaotre, che i cittadini hanno deciso di dare al Pd. L’occasione è quella fornita da uno studio, una «manifestazione di opinioni» raccolta attraverso un elaborato questionario distribuito fra gli iscritti e fra i frequentatori della «festa de L’Unità» di Santomato.
Ecco l’anticipazione dei numeri che verranno discussi oggi, nella stessa frazione pistoiese, in cui le conclusioni saranno affidate alla neosegretaria regionale democratica Simona Bonafè.
Più di trecento persone hanno compilato anonimamente il questionario prodotto dal professor Filippo Buccarelli. «Ma vorrei che l’anno prossimo diventassero tremila: lo faremo periodicamente», precisa il segretario Bozzaotre indicando una strada di cambiamento sulla scia dell’ascolto.
La bocciatura, come si poteva immaginare, è netta. Tutte e nove le caratteristiche su cui si chiedeva di dare un voto da uno a dieci sotto la sufficienza: diffusione , coinvolgimento dei cittadini, degli iscritti, leadership dei dirigenti, capacità politica dei dirigenti, capacità amministrativa degli eletti, qualità dell’informazione, volti nuovi. Il voto medio più basso — 4 — è quello dell’impatto dell’opposizione alla giunta di centrodestra. La fascia d’età più critica per il Pd è quella che va dai 35 ai 49 anni: «Mostrano maggior insofferenza nei confronti del partito, mentre sono i più indulgenti verso Lega e M5s», spiega il professor Buccarelli. Infatti a Pistoia è la fascia di età che fa segnare il maggior numero di abbandoni al Pd. L’adesione del voto delle donne pistoiesi al PD è passata — nel campione preso in esame — dall’80 al 50% Nella domanda che riguardava le ragioni della sconfitta locale primeggia «la distanza e incomunicabilità del sindaco uscente»: tra chi da giudizio positivo al governo di centrodestra, invece, l’opzione più scelta è proprio «la vicinanza e disponibilità ai cittadini», assieme al «decoro urbano». «Vogliamo ripartire dalle proposte e dagli errori da non fare, l’ascolto non è una cena di gala, ma l’aspetto necessario per cambiare», spiega il segretario.
Oggi l’incontro a Santomato
I dati raccolti all’ultima Festa dell’Unità: in fuga il voto delle donne, calato del 30%, e quello degli uomini tra i 35 e i 49 anni