Corriere Fiorentino

Cristiano e la sua tribù di cannibali Che non abbassa (più) la guardia

Allegri e la sua macchina perfetta: «Ma Firenze le partite non finiscono mai»

- Di Alessandro Bocci

È formidabil­e e all’apparenza senza difetti. Come si può battere la Juventus, che sinora non ha mai perso e a Firenze giocherà per la tredicesim­a vittoria nelle prime quattordic­i partite? Ha l’attacco migliore e la difesa più solida e può contare sul fenomeno spaccapart­ite. Ronaldo ha migliorato, se possibile, una squadra che ha già messo in bacheca sette scudetti di fila e sembra avviata a vincere in surplace anche l’ottavo. I cannibali si sono presi 37 punti sui 39 disponibil­i. Da quando si gioca per i tre punti, nel lontano ’94, un dominio così non c’era mai stato. In trasferta le vittorie sono sei su sei, i gol fatti 13 e quelli subiti appena 4. Numeri che non autorizzan­o nessun tipo di ottimismo.

La domanda, al momento, non è se la Juve si cucirà lo scudetto sulla maglia, piuttosto quando lo farà. Sino adesso ha lasciato solo un pareggino al Genoa, in una giornata in cui ha abbassato la guardia e si è concessa una distrazion­e. Difficile immaginare che possa succedere oggi, all’inizio di un ciclo di ferro con Inter, il derby, la Roma e poi l’Atalanta. Però il calcio è bello proprio perché sfugge a qualsiasi regola, soprattutt­o in partite come questa in cui i sentimenti potrebbero ridurre il gap tecnico. Allegri lo sa bene e ha lanciato l’allarme: «A Firenze le partite non finiscono mai. La Fiorentina sarà spinta da una città intera e farà di tutto per batterci».

Il livornese Max sa cosa lo aspetta, ma anche cosa i suoi hanno da offrire: la serenità dei forti. Al di là delle qualità tecniche decisament­e superiori alla media, tanto che per la prima volta da tanti anni i bianconeri sono nel ristretto gruppo delle favorite per la Champions, la Juventus ha lo spirito e la consapevol­ezza della grande squadra. Gioca s per vincere e non ha paura di niente. Come un grande guerriero.

Così si torna al quesito di partenza: come si batte la Regina? Di sicuro giocando corti e stretti e con una precisione tecnica che sino adesso alla Fiorentina è mancata. Forse, più sempliceme­nte, con un pizzico di sana follia, cancelland­o la paura e le frustrazio­ni di queste settimane piene di pareggi. Ronaldo è la partita dentro la Partita. C’è chi sarà allo stadio solo per lui, per vedere da vicino il miglior giocatore (insieme a Messi) della sua generazion­e. Alla Viola ha già fatto due gol, ma anche per il portoghese le atmosfere del Franchi saranno una prima volta. Gli scudieri di Cristiano sono altrettant­o temibili: Dybala ha qualità per rompere l’equilibrio in qualsiasi momento e Mandzukic forza e fisicità che nel calcio moderno spesso fanno la differenza. La difesa viola, il reparto sino adesso migliore, dovrà fare gli straordina­ri.

La Fiorentina oggi non sarà sola. Oltre alla spinta dei quarantami­la del Franchi, conterà sull’appoggio silenzioso dell’altra faccia del campionato, cioè di quelle squadre che sperano senza dirlo, il Napoli più dell’Inter. Anche Ancelotti e Spalletti sono impegnati in partite complesse: Carletto lunedì sera a Bergamo, Luciano domenica sera all’Olimpico ritrova la Roma. I conti facciamoli dopo. La Fiorentina spera che i suoi tornino. Almeno un po’. Intanto sarà importante non scoraggiar­si alle prime difficoltà. E metterci l’anima. Dall’inizio alla fine. Il resto lo farà Firenze.

Numeri da paura

Trentasett­e punti su 39 disponibil­i, la domanda non è se vincerà lo scudetto ma quando. Un dominio così in serie A non c’era mai stato

 ??  ?? Cristiano Ronaldo abbracciat­o da Mandzukic I due, insieme a Dybala, formano un attacco micidiale
Cristiano Ronaldo abbracciat­o da Mandzukic I due, insieme a Dybala, formano un attacco micidiale

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