Le Chiavi della città all’infermiera d’Africa
Si chiama Rose Busingye. Grazie al Meeting Point International Kampala Uganda, di cui è presidente, sono stati curati e assistiti migliaia di pazienti malati di Aids e di altre malattie infettive, dei loro piccoli orfani ma anche della loro educazione. A lei, la cui esperienza è stata al centro è stata al centro del convegno «All’origine della gratuità», sono state consegnate le Chiavi della città di Firenze dall’assessore al Welfare Sara Funaro. L’incontro, che si è tenuto nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, è stato organizzato nella sua ottava edizione da Voltonet, Compagnia delle Opere Sociali, Misericordia di Firenze con il sostegno di Cesvot, della Fondazione Cr Firenze e l’adesione di molte associazioni. Oltre a Rose, è stata premiata per il concorso «Comunicare la gratuità» anche Fausta Chiesa, per il suo lavoro su «Buone notizie» del Corriere della Sera: ha raccontato la storia del campione di motocross Vanni Oddera, che dopo le gare regala sorrisi (ed emozioni) a malati e disabili. Altro premio è andato al «Gruppo perché no», un’associazione di volontariato fatta da ragazzi (sopra in foto), il più piccolo ha 9 anni il più grande 29, che ha vivacizzato la vita di Borselli, un piccolo paese sulla via per la Consuma creando dal nulla attività ricreative, rinsaldando relazioni tra i compaesani e rafforzando il senso di comunità che unisce generazioni e recuperando luoghi che erano abbandonati, come la loro sede, il vecchio cinema del paese. All’incontro anche l’arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori.