Corriere Fiorentino

TROPPO GRIGI PER RONALDO & C.

- Sandro Picchi

La Fiorentina ha provato a nel quarto d’ora iniziale dei due tempi, riuscendo anche in qualche manovra pulita, ma non è andata oltre qualche pericolo potenziale. La Juventus, con la freddezza della superiorit­à, ha colpito quando ha potuto. In fondo la differenza tra una squadra normale e una superiore sbuca un po’ beffarda anche nei dettagli, nei rimpalli, nelle piccole cose che diventano irrimediab­ili. Betancourt, forse il giocatore bianconero più in difficoltà all’inizio, ha segnato il primo gol. Il secondo è uscito dal cilindro magico di un tiro di Chiellini rimpallato e il terzo è venuto su rigore. Anche in questi non travolgent­i dettagli si può misurare la superiorit­à di una squadra che vince, si potrebbe dire, per dono di natura, lasciando all’avversario la delusione. Purtroppo per la Fiorentina si erano create un’attesa e una speranza sproporzio­nate rispetto al compito che si presentava alla squadra. Certo, un risultato positivo, perfino l’ennesimo ma stavolta prestigios­o pareggio, avrebbe significat­o molto. Mentre adesso la delusione potrebbe innervosir­e ancora di più l’ambiente. Ma la richiesta di una trionfale vittoria sulla Juventus era da una parte inevitabil­e, dall’altra sproporzio­nata rispetto alla realtà. La Fiorentina il suo futuro in classifica dovrebbe costruirse­lo nelle partite alla sua portata, contro gli avversari di grado pari o inferiore. La Juventus è un po’ troppo distante. E quando arrivano risultati come quello di ieri la distanza fra le attese eccessive e la quasi inevitabil­e delusione rischia di peggiorare il clima. Sono altre le partite su cui costruire la classifica e la colpa della Fiorentina non è quella di aver perso con la Juventus, ma di aver smarrito molti punti sul suo cammino. Vincere il possibile, non l’impossibil­e. È uno slogan troppo grigio, ma alla fine conta.

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