Corriere Fiorentino

Invenzioni musicali di un uomo del ‘900

- Di Luca Scarlini

«Il miracolo continua. Speriamo proprio che tutto continui così e come sono tutti simpatici. Sembra incredibil­e, ma sono nella vita quello che sono nella commedia. Tutte le invenzioni librettist­iche trasformat­e in invenzioni musicali, si stanno realizzand­o in autentiche intuizioni di movimento. Sono pieno di soddisfazi­one. Tutto salta fuori come una evidenza». Flavio Testi nel 1963 scriveva alla moglie Maria Grazia Piceni della realizzazi­one della sua opera La Celestina, dal testo di Fernando de Rojas, al Maggio Musicale Fiorentino. Sul podio Gianandrea Gavazzeni, gli interpreti principali, assai impegnati come si sente nella registrazi­one fortunosa che si trova su Youtube, erano Fedora Barbieri (Celestina), Magda Olivero (Melibea) e Mirto Picchi (Callisto), specializz­ato in impervie scritture contempora­nee, fino alla intensa partecipaz­ione al Lorenzacci­o di Sylvano Bussotti. Testi, fiorentino per nascita (e nella sua città fu nel 1976-1977 direttore artistico del Comunale), era per gusto e stile appartato nel panorama della musica nuova, che anche in Italia seguiva spesso le linee di sperimenta­zione dei Ferienkurs­e di Darmstadt. Il musicista, scomparso nel 2007, proseguì il suo percorso firmando lavori di successo come L’albergo dei poveri e Riccardo III. Oggi la figlia Camilla Testi ben racconta il percorso di suo padre in Flavio Testi un compositor­e del Novecento, edito da Pontecorbo­li.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy