No al candidato civico Il centrodestra pratese punta su un politico
La Lega scalpita per PRATO avere il candidato sindaco, ma senza il via libera di Giorgio Silli (Fi) è difficile chiudere la partita. Lo sfidante del sindaco Matteo
Biffoni (Pd), al contrario della strategia che si sta sviluppando a Firenze e a Livorno, sarà però di sicuro «una persona con la tessera». «Vogliamo un politico», dicono in coro gli alleati. Che si incontreranno nei prossimi giorni di fronte ad una pizza.
«Li inviterò — spiega Patrizia Ovattoni, segretaria provinciale del Carroccio — almeno si può iniziare la trattativa in un contesto più semplice». «Siamo aperti a ogni ipotesi, ma il candidato che proporremo sarà una personalità nell’alveo del partito», chiarisce il leghista Andrea Recaldin, il veneto scelto da Susanna Ceccardi per condurre la trattativa in città. I verdi non fanno nomi, ma l’identikit porta alla figura Matteo Grazzini, ex assessore allo sport della giunta guidata da Roberto Cenni, una delle tessere più antiche della Lega in Toscana. Recaldin sta studiando la città e la coalizione. Dunque sa che l’osso che ha difronte è parecchio duro: si chiama Giorgio Silli. Il deputato forzista organizza il consenso dell’area moderata in città. Quando gli si fa il nome di Grazzini si affretta a dire che «è una ottima persona che stimo». Ma Fi farà un suo nome perché «ha persone di competenza amministrativa, con il consenso trasversale indispensabile a strappare la città al Pd». In pole c’è Rita Pieri, cattolica, già assessore dal 2009 al 2013. Sarebbe il primo candidato sindaco donna. Della partita anche FdI, che con Cosimo Zecchi è d’accordo sul metodo, ma non sul merito: «C’è bisogno di uno scossone, un nome nuovo. Non vorrei un ballottaggio fra la giunta Biffoni e la giunta Cenni», dice sibillino. Facendo certamente riferimento al fatto che entrambi i candidati che rispondono all’identikit sono ex amministratori della città. Della partita — almeno sulla carta— potrebbero essere anche Scelta civica, che con l’associazione Prato 2019 sta mettendo i piedi nella coalizione e Aldo Milone, con una lista della sua «Prato Libera e sicura».