Insulti a Scirea, la società scrive alla famiglia
La moglie di Antognoni indignata: «Gaetano era un uomo buono». Condanne sui social
La scritta apparsa ieri davanti al settore ospiti dello stadio Franchi
Rabbia mista a indignazione e delusione. Non è solo il risultato ad aver lasciato strascichi nell’umore dei tifosi, ma soprattutto l’eco delle vergognose scritte contro la tragedia dell’Heysel e Gaetano Scirea. Quelle parole hanno riaperto antiche ferite mai rimarginate.
Nell’immediato dopo partita Andrea Della Valle ha preso posizione. Adesso la società non ha intenzione di fermarsi. Pensieri di solidarietà e vicinanza sono già stati mandati alla famiglia Scirea, come a coloro che hanno perso un caro nella tragedia dell’Heysel. E si continuerà a farlo, del resto in campo sociale ed educativo la Fiorentina ha sempre dimostrato sensibilità. Il giorno dopo i fatti, l’indignazione si è diffusa a macchia d’olio. I profili social di tanti tifosi viola, così come i commenti sui siti che seguono quotidianamente la Fiorentina, sono stati invasi da parole di condanna. «Individuate quegli idioti e puniteli col Daspo», «Non si può buttare tutto nello stesso calderone, questa non è Firenze» e poi ancora «La rivalità si ferma sul campo, i morti non si toccano al di là del loro colore».
Prese di posizione forti, volte a isolare i colpevoli di quei terribili messaggi. Lo stesso è avvenuto sui forum dove solitamente si discute solo di moduli e calcio giocato. Poi c’è chi ha ricordato la vicinanza dimostrata dalla Juventus in occasione della scomparsa di Astori. Buffon, Chiellini e altri partirono da Londra dopo una notte di Champions per esserci ai funerali. Commossi e sinceri furono gli applausi di Piazza Santa Croce. «Il seme lasciato da Davide non è germogliato. Anzi, è appassito prima ancora di nascere» ha scritto un tifoso della Fiorentina su Facebook. Anche Rita Antognoni, moglie di Giancarlo, ha affidato ai social un messaggio per la vedova Scirea. «Cara Mariella, sono veramente addolorata per quelle bruttissime scritte. Gaetano oltre ad essere stato un grandissimo campione era un uomo sensibile, buono e onesto». Il Ct Roberto Mancini invece ha preferito abbassare i toni: «Sono cose incommentabili a cui non dare neanche peso perché daremmo coraggio a persone squallide che scrivono queste cose».
Oltre l’indignazione del mondo viola, sono partite le indagini. La Digos di Firenze sta acquisendo le immagini delle telecamere per capire se il gesto è frutto di una persona isolata o se è da ricondurre al tifo organizzato visto che, vicino alla scritta c’era la firma «1926», uno dei gruppi principali in Fiesole. In queste ore verranno analizzate le riprese di altre dieci telecamere, che potrebbero aver ripreso dettagli utili.