Corriere Fiorentino

Insulti a Scirea, la società scrive alla famiglia

La moglie di Antognoni indignata: «Gaetano era un uomo buono». Condanne sui social

- Di Stefano Rossi

La scritta apparsa ieri davanti al settore ospiti dello stadio Franchi

Rabbia mista a indignazio­ne e delusione. Non è solo il risultato ad aver lasciato strascichi nell’umore dei tifosi, ma soprattutt­o l’eco delle vergognose scritte contro la tragedia dell’Heysel e Gaetano Scirea. Quelle parole hanno riaperto antiche ferite mai rimarginat­e.

Nell’immediato dopo partita Andrea Della Valle ha preso posizione. Adesso la società non ha intenzione di fermarsi. Pensieri di solidariet­à e vicinanza sono già stati mandati alla famiglia Scirea, come a coloro che hanno perso un caro nella tragedia dell’Heysel. E si continuerà a farlo, del resto in campo sociale ed educativo la Fiorentina ha sempre dimostrato sensibilit­à. Il giorno dopo i fatti, l’indignazio­ne si è diffusa a macchia d’olio. I profili social di tanti tifosi viola, così come i commenti sui siti che seguono quotidiana­mente la Fiorentina, sono stati invasi da parole di condanna. «Individuat­e quegli idioti e puniteli col Daspo», «Non si può buttare tutto nello stesso calderone, questa non è Firenze» e poi ancora «La rivalità si ferma sul campo, i morti non si toccano al di là del loro colore».

Prese di posizione forti, volte a isolare i colpevoli di quei terribili messaggi. Lo stesso è avvenuto sui forum dove solitament­e si discute solo di moduli e calcio giocato. Poi c’è chi ha ricordato la vicinanza dimostrata dalla Juventus in occasione della scomparsa di Astori. Buffon, Chiellini e altri partirono da Londra dopo una notte di Champions per esserci ai funerali. Commossi e sinceri furono gli applausi di Piazza Santa Croce. «Il seme lasciato da Davide non è germogliat­o. Anzi, è appassito prima ancora di nascere» ha scritto un tifoso della Fiorentina su Facebook. Anche Rita Antognoni, moglie di Giancarlo, ha affidato ai social un messaggio per la vedova Scirea. «Cara Mariella, sono veramente addolorata per quelle bruttissim­e scritte. Gaetano oltre ad essere stato un grandissim­o campione era un uomo sensibile, buono e onesto». Il Ct Roberto Mancini invece ha preferito abbassare i toni: «Sono cose incommenta­bili a cui non dare neanche peso perché daremmo coraggio a persone squallide che scrivono queste cose».

Oltre l’indignazio­ne del mondo viola, sono partite le indagini. La Digos di Firenze sta acquisendo le immagini delle telecamere per capire se il gesto è frutto di una persona isolata o se è da ricondurre al tifo organizzat­o visto che, vicino alla scritta c’era la firma «1926», uno dei gruppi principali in Fiesole. In queste ore verranno analizzate le riprese di altre dieci telecamere, che potrebbero aver ripreso dettagli utili.

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Le scritte comparse su una cabina elettrica non lontana dallo stadio Franchi prima della partita di sabato con la Juventus

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