Rari Girls, sveglia all’alba «Così torniamo grandi»
Due anni fa il ritorno in A1. «Al lavoro fin dalle 6 di mattina»
Spesso si svegliano all’alba per trovare il tempo di allenarsi almeno un’ora. Altre volte quasi chiudono la piscina dopo aver nuotato e ragionato di schemi di gioco. È la vita delle giocatrici della Rari Nantes Florentia femminile, al secondo anno nella massima serie, ma ancora costrette a ritagliarsi del tempo nel corso di una giornata dove per alcune c’è già il lavoro, per altre lo studio.
«Un paio di volte alla settimana siamo costretti a delle levatacce e ci alleniamo alle 6 di mattina. Giusto in tempo per permettere a chi lavora di poter entrare in orario. Altre volte — racconta Andrea Sellaroli, originario di La Spezia, da quattro anni sulla panchina delle Rari girls — ci alleniamo la sera fino alle 22.30. Le mie ragazze fanno salti mortali e mostrano sempre una grande professionalità sia durante la settimana che quando giocano la partita. Dobbiamo organizzarci così coniugando sport con lavoro o studio. Al momento per noi è impossibile trovare orari migliori. Sono tutte ragazze da lodare. Alcune settimane cerco di allentare il ritmo perché altrimenti non ce la facciamo». E il sacrificio paga. Lo scotto del ritorno nella massima serie è stato superato lo scorso anno e ora c’è consapevolezza di poter fare bene.
Una Rari rosa in salsa canadese con due giocatrici che sono andate a colmare le assenza di Lapi e Bartolini e due ragazze nel giro della Nazionale. «Abbiamo dovuto sopperire a due addii importanti ed abbiamo scelto come attaccante Axelle Crevier ed in difesa Hayley McKelvey. Entrambe nazionali canadesi che si sono subito inserite e che stanno facendo molto bene. È tornata a giocare a Firenze Gloria Giachi, abbiamo la giovane Alice Mandelli e poi ho due azzurre: Sara Cordovani e Caterina Banchelli».
I risultati sono lusinghieri. Purtroppo ieri ha perso 14-3 dal Rapallo. Ma il campionato non sta andando male. «L’anno scorso temevamo la serie A1. Avevamo paura di retrocedere e invece ci siamo accorti che non sfiguravamo. Il livello tecnico ed agonistico non è più quello degli anni scorsi. Rapallo, Padova, Orizzonte Catania e Roma, che hanno più liquidità, lottano per lo scudetto. Le altre sei lottano per il quinto posto e ce giochiamo con tutte».
C’è poi la qualificazione per la Final Six di Coppa Italia. «Una bella soddisfazione anche se penso che questo appuntamento prestigioso servirà soprattutto per migliorarsi. Giocheremo il 4, 5 e 6 gennaio — prosegue Sellaroli — contro le quattro più forti e Milano». Proprio le meneghine, allenate dall’ex rarino Leonardo Binchi, molto ambiziose, con la Florentia hanno perso. «Hanno grandi progetti, puntano a vincere lo scudetto entro tre anni ma la vedo dura. Padova è ancora davanti a tutte. Le venete vincevano nello scorso decennio gli scudetti a livello giovanile, adesso giocano tutte ragazze che militano nella nazionale italiana e in altre straniere. L’unica rivale è l’Orizzonte Catania». E gli obiettivi delle Rari Girls?. «Bisogna costruire la squadra in casa facendo crescere le più giovani. Stiamo creano un buon settore giovanile. Mi auguro – conclude Sellaroli – che col tempo si possa tornare anche noi a lottare per qualcosa di importante».