Corriere Fiorentino

Rari Girls, sveglia all’alba «Così torniamo grandi»

Due anni fa il ritorno in A1. «Al lavoro fin dalle 6 di mattina»

- Simone Spadaro

Spesso si svegliano all’alba per trovare il tempo di allenarsi almeno un’ora. Altre volte quasi chiudono la piscina dopo aver nuotato e ragionato di schemi di gioco. È la vita delle giocatrici della Rari Nantes Florentia femminile, al secondo anno nella massima serie, ma ancora costrette a ritagliars­i del tempo nel corso di una giornata dove per alcune c’è già il lavoro, per altre lo studio.

«Un paio di volte alla settimana siamo costretti a delle levatacce e ci alleniamo alle 6 di mattina. Giusto in tempo per permettere a chi lavora di poter entrare in orario. Altre volte — racconta Andrea Sellaroli, originario di La Spezia, da quattro anni sulla panchina delle Rari girls — ci alleniamo la sera fino alle 22.30. Le mie ragazze fanno salti mortali e mostrano sempre una grande profession­alità sia durante la settimana che quando giocano la partita. Dobbiamo organizzar­ci così coniugando sport con lavoro o studio. Al momento per noi è impossibil­e trovare orari migliori. Sono tutte ragazze da lodare. Alcune settimane cerco di allentare il ritmo perché altrimenti non ce la facciamo». E il sacrificio paga. Lo scotto del ritorno nella massima serie è stato superato lo scorso anno e ora c’è consapevol­ezza di poter fare bene.

Una Rari rosa in salsa canadese con due giocatrici che sono andate a colmare le assenza di Lapi e Bartolini e due ragazze nel giro della Nazionale. «Abbiamo dovuto sopperire a due addii importanti ed abbiamo scelto come attaccante Axelle Crevier ed in difesa Hayley McKelvey. Entrambe nazionali canadesi che si sono subito inserite e che stanno facendo molto bene. È tornata a giocare a Firenze Gloria Giachi, abbiamo la giovane Alice Mandelli e poi ho due azzurre: Sara Cordovani e Caterina Banchelli».

I risultati sono lusinghier­i. Purtroppo ieri ha perso 14-3 dal Rapallo. Ma il campionato non sta andando male. «L’anno scorso temevamo la serie A1. Avevamo paura di retroceder­e e invece ci siamo accorti che non sfiguravam­o. Il livello tecnico ed agonistico non è più quello degli anni scorsi. Rapallo, Padova, Orizzonte Catania e Roma, che hanno più liquidità, lottano per lo scudetto. Le altre sei lottano per il quinto posto e ce giochiamo con tutte».

C’è poi la qualificaz­ione per la Final Six di Coppa Italia. «Una bella soddisfazi­one anche se penso che questo appuntamen­to prestigios­o servirà soprattutt­o per migliorars­i. Giocheremo il 4, 5 e 6 gennaio — prosegue Sellaroli — contro le quattro più forti e Milano». Proprio le meneghine, allenate dall’ex rarino Leonardo Binchi, molto ambiziose, con la Florentia hanno perso. «Hanno grandi progetti, puntano a vincere lo scudetto entro tre anni ma la vedo dura. Padova è ancora davanti a tutte. Le venete vincevano nello scorso decennio gli scudetti a livello giovanile, adesso giocano tutte ragazze che militano nella nazionale italiana e in altre straniere. L’unica rivale è l’Orizzonte Catania». E gli obiettivi delle Rari Girls?. «Bisogna costruire la squadra in casa facendo crescere le più giovani. Stiamo creano un buon settore giovanile. Mi auguro – conclude Sellaroli – che col tempo si possa tornare anche noi a lottare per qualcosa di importante».

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Sopra: Axelle Crevier, attaccante della Rari e della nazionale canadese In alto: le Rarigirls durante un time out
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