Linea 2, i dubbi del Comune sulla data del via Per evitare il rischio caos
Tramvia, tutto pronto (o quasi) per il taglio del nastro. «Ma sulla data stiamo ragionando»
Manca una pensilina, alla fermata Guidoni vanno completate le protezioni e tolte le transenne. Ma i Sirio che già viaggiano sui binari testimoniano che tutto è pronto per la linea 2 della tramvia. Ieri sera, hanno cominciato a girare con la frequenza di uno ogni 4,20 minuti, come all’ora di punta. Mercoledì arrivano i tecnici del ministero per le verifiche formali e il collaudo. Poi, ci sarà il pre-esercizio: i tram girano rispettando gli orari, ma senza passeggeri. Per quanto, lo decideranno i dirigenti del ministero. Ma il tema su cui discutono Palazzo Vecchio, le ditte costruttrici e i gestori francesi Gest è un altro: se la partenza della linea 2 fosse prima di Natale, il 21-22 dicembre, con la folla degli ultimi giorni di acquisto dei regali in centro, e si verificasse lo stesso caos alla stazione come quando partì la linea 3?
«Ci stiamo ragionando», conferma l’assessore Stefano Giorgetti. Che però riflette: «I primi giorni quella tramvia sarà gratuita», quindi magari in tanti potrebbero scegliere di prendere il tram. «E, se ci fosse ancora il pre-esercizio, i Sirio dovrebbero comunque girare», si potrebbe chiedere una sospensione ma è complicato ottenerla. Non sapendo ancora quando arriverà il via libera dal ministero, è tutto da decidere. «Un tema vero», conferma Fabrizio Bartaloni, il presidente di Tram spa, i costruttori. Molto dipenderà dalla risposta che arriverà dai test, iniziati ieri sera, tra via Alamanni e piazza Unità d’Italia: Gest sta provando a far arrivare e partire i Sirio in modo che passino in contemporanea, in quel tratto, per ridurre i «rossi» ai semafori. C’è il rischio, altrimenti, di un «rosso» al minuto, una frequenza da panico da blocco del traffico.
Ma a venti giorni dal possibile disco verde, a che punto sono i cantieri della linea 2? Alla fermata Peretola-Aeroporto è praticamente tutto pronto. Sono state montate le macchinette elettroniche dei ticket, manca solo la pensilina che collegherà la fermata alle partenze del Vespucci: lavori si dovevano concludere già il 31 agosto. «In un paio di settimane qui saremo pronti», dicono i due operai che lavorano giorno e notte.
A meno di 500 metri da Aeroporto-Peretola c’è lo stop Guidoni, e tra le 14 fermate della tramvia questa, forse, è quella messa peggio con ringhiere, protezioni e rifiniture da completare, cumuli di spazzatura da portare via e le opere di mitigazione da finire. Poi, ecco la fermata Montegrappa completamente terminata. Unica nota negativa: la montagna di terra di scavo all’uscita della galleria che spiega la ditta, «verrà portata via dalla prossima settimana». A San Donato-Università, da cui si sale sul viadotto Novoli, ci sono solo i percorsi pedonali da asfaltare. Ed eccoci nel punto più critico della
Preparativi
Nei cantieri ultimi ritocchi. Giorgetti: «I primi giorni sarà gratis per tutti»
nuova linea 2: viale Belfiore.
Qui gli operai stanno completando i parcheggi sul lato residenziale e gli spartitraffico. anche se tutti gli occhi sono puntati sul primo palazzotunnel della città, Palazzo Mazzoni, un’opera strategica nel circuito della tramvia. I fiorentini oggi osservano distrattamente l’avanzamento dei lavori sulla facciata dell’edificio caduto per anni nell’oblio, crocevia buio, sporco e ben poco frequentato se non addirittura evitato spesso anche dai ciclisti, nonostante una pista ciclabile passasse accanto all’edificio. Ma da Palazzo Vecchio si dicono entusiasti per questa trasformazione «che ci ha permesso di creare un percorso unico in Italia». Da lì, si passa a viale Guido Monaco-AlamanniUnità d’Italia. Restano solo due transenne, lì è veramente tutto pronto. Controlli sui semafori permettendo.