Corriere Fiorentino

La Giustizia sotto casa: il ministro apre i primi due uffici per i cittadini

Per un errore la porta Ztl non riconosce le loro targhe. A maggio: problema risolto. Invece no

- Marotta

Dal 2017, i Consiglier­i comunali sono trasgresso­ri della Ztl e per molto tempo, a loro insaputa. Almeno per alcuni mesi, fino alla prima multa arrivata e poi, giustament­e, contestata. Per andare in servizio istituzion­ale (sedute del Consiglio comunale, commission­i ed altri eventi ufficiali) il loro permesso è perfettame­nte valido. Solo che la telecamera non li ha riconosciu­ti: così, sono fioccate circa un migliaio di multe che, ovviamente, non sono tali: basta fare ricorso e vengono cancellate. Solo che continuano ad arrivare, nonostante che ormai tutti i soggetti coinvolti (la direzione Mobilità del Comune, la Polizia municipale, la partecipat­a Sas e la società Autostrade) sappiano che da lì i 40 membri del Salone de’ Dugento possono passare.

La vicenda va avanti da fine 2017. Ed è diventata nota con una interrogaz­ione del consiglier­e di Fdi, Francesco Torselli, il 7 maggio scorso. In quell’occasione, l’assessore alla Polizia municipale Federico Gianassi spiegò che, dalle telecamere di Corso Tintori e Lungarno Diaz, erano state elevate 486 multe, complessiv­amente. E assicurava che le «anomalie»erano state segnalate sia alla direzione Mobilità che a società Autostrade e che la stessa spa «sta verificand­o la funzionali­tà delle modifiche apportate al sistema per ovviare all’inconvenie­nte».

«L’ultima multa mi è arrivata ieri, riferita al 23 settembre scorso. Ormai siamo vicini alle 100 multe», fa notare invece Torselli. Che si domanda se e quante altre multe sballate siano arrivate, in questi mesi. Ma soprattutt­o, chi paga: perché comunque la notifica della multa costa al Comune 13,40 euro, ciascuna. Diversi, soprattutt­o nel gruppo di maggioranz­a, il Pd, ne hanno prese decine. Solo una settimana fa ci sono stati incontri con gli assessori, anche perché in alcuni casi le multe sono state segnalate alla Polizia municipale, ma per il classico inghippo delle leggi italiane, anche chi ha ragione, per un cavillo si prende il torto. E pare ci sia anche il rischio di cartelle esattorial­e per qualche membro del Consiglio comunale. «Una vergogna — dichiara Torselli —. ma vi rendete conto quanti soldi pubblici sono stati spesi per questa follia? Speriamo solo che la cosa non finisca “all’italiana”, senza colpevoli, perché chi non ha risolto in tempo il problema, permettend­o questo spreco di soldi pubblici, dovrebbe rimetterce­li di tasca propria». (M.F.)

❞ Torselli Spreco di soldi pubblici, chi non ha risolto in tempo ora paghi

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy