Corriere Fiorentino

Le imprese e il segnale di Torino «Pronti a tutto per lo sviluppo»

Tanti toscani all’iniziativa delle associazio­ni per le grandi opere. «Manifester­emo anche qui»

- Mauro Bonciani Paolo Ceccarelli

«Se siamo qui è perché la nostra pazienza è quasi al limite. Se siamo qui, 12 organizzaz­ioni, tra artigiani, commercian­ti, cooperativ­e, industrial­i, qualcuno si dovrebbe chiedere perché», ha detto ieri prima dell’inizio della manifestaz­ione per la Tav alle Ogr di Torino il presidente di Confindust­ria Vincenzo Boccia. E a Torino c’erano anche i vertici di molte associazio­ni di categoria toscane, pronte a mobilitars­i anche qui. Forse fin dai prossimi giorni.

Anche se l’apertura del sottosegre­tario leghista Armando Siri — «non vedo ostacoli allo sviluppo di Peretola» — frenano i toni e molti sembrano aspettare l’esito della conferenza dei servizi sul master plan dell’aeroporto Vespucci fissata per venerdì a Roma per capire cosa fare. Se scendere di nuovo in piazza come annunciato dal presidente di Confindust­ria Firenze, Luigi Salvadori, allargando il fronte non solo alle imprese, ma a tutto il mondo economico e civile. Un’apertura, quella di Siri, che convince poco il sindaco di Firenze Dario Nardella: «Sono mesi che dal governo arrivano segnali discordant­i: io faccio come San Tommaso, finché non vedo non credo. Confido nel fatto che alla fine il governo capirà quanto questo progetto sia importante per Firenze e per la Toscana. Noi andiamo avanti in questa direzione, con chiunque voglia aiutarci a raggiunger­e l’obiettivo».

Intanto però l’evento di Torino, arrivato dopo la manifestaz­ione dei 20.000 cittadini, è considerat­o un messaggio politico forte all’esecutivo; una dimostrazi­one che l’opposizion­e più forte arriva dal mondo economico. «Torno ora da Torino — dice il presidente di Confindust­ria Toscana, Alessio Ranaldo — È stata una bella iniziativa, molto partecipat­a e “sentita”. Anche la Toscana soffre senza infrastrut­ture all’altezza. È assurdo ad esempio che si debba ancora parlare dell’aeroporto Vespucci o della Tirrenica: un’azienda, con questi tempi, sarebbe già fallita, perché non competitiv­a». «Negare lo sviluppo delle infrastrut­ture, emblematic­o il caso della Tav, è negare il futuro economico del Paese — dice Paolo Campinoti, presidente di Confindust­ria Toscana Sud, anche lui a Torino — In Toscana non arretrerem­o di un passo nel cercare di difendere la possibilit­à di rendere Fi- renze un aeroporto funzionant­e, vedere la conclusion­e della Due Mari, far ottenere a Siena una rete ferroviari­a non su binari ottocentes­chi; a garanzia dei servizi e della sicurezza legati alla mobilità a tutti i cittadini». «È stato mandato un segnale forte — aggiunge Luigi Salvadori — con grande compattezz­a, contro la manovra economica del governo e per le grandi opere. E anche in Toscana siamo pronti a tutto, anche a manifestar­e, per sostenere questa battaglia, che è per lo sviluppo ed il lavoro, non per noi».

Nico Gronchi, presidente di Confeserce­nti Toscana, afferma: «Il messaggio delle imprese toscane è: sì aeroporto di Peretola, sì all’alta velocità, sì alle terze corsie autostrada­li. Ed è diretto a chi pone veti e a chi dice sempre no. Non possiamo più aspettare: la Tav è un cantiere più che avviato anche a Firenze, sul “Vespucci” c’è un percorso che dura da venti anni». E se la project review voluta da Toninelli portasse ad una scelta tra le due opere? «Per noi vanno fatti sia la Tav che l’aeroporto, non arretriamo di un millimetro e non vogliamo sentir parlare di “scambi” o “baratti” tra opere che non sono confrontab­ili ma sono fondamenta­li entrambe».

E Aldo Cursano, presidente di Confcommer­cio Toscana, assente perché a Milano per altri impegni dell’associazio­ne, spiega: «Il momento è molto delicato, senza crescita si rischia una vera recessione. E frenare le infrastrut­ture e gli investimen­ti significa creare incertezza per le imprese e quindi, in ultima analisi, maggiore disoccupaz­ione». «Lo sviluppo di Peretola e le altre grandi opere? Ci sono tutte le condizioni per fare una manifestaz­ione unitaria del mondo produttivo toscano».

Gronchi (Confeserce­nti)

Non possiamo più aspettare: l’Alta velocità e la nuova pista di Peretola vanno fatti, non arretrerem­o di un millimetro

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L’iniziativa di ieri a Torino, organizzat­a da dodici associazio­ni imprendito­riali per dire sì alla Tav e alle altre infrastrut­ture
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Luigi Salvadori, Confindust­ria Firenze
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Nico Gronchi, Confeserce­nti Toscana
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Aldo Cursano, Confcommer­cio Toscana

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