Emergency e l’equivoco del mangificio
No ai pandori al mercatino benefico per le regole Unesco. Del Re: verifico
Burocrazia come il Grinch? No, con tutta probabilità solo un madornale equivoco, che però rischia di compromettere il Natale fiorentino di solidarietà firmato Emergency. I fatti. Dal primo dicembre — e fino al 24 del mese in via dei Macci 81, dalle 10 alle 19,30 — ecco aprire come di consueto il punto shopping dell’associazione umanitaria in centro.
T-shirt, quaderni, borse: nel piccolo spazio affittato dall’organizzazione — la cui «sede» abituale, ora inagibile per lavori, è solitamente invece in via de’ Ginori, in una struttura della Città Metropolitana — si può trovare un po’ di tutto. Tranne le confezioni alimentari. «Le molte persone amiche di Emergency — si legge in un cartello fuori dalla galleria d’arte, affittata come spazio temporaneo — che vengono ad acquistare panettoni, cioccolate, tisane e altre leccornie saranno quest’anno sorprese e deluse di non trovarle. Non le possiamo vendere a causa del seguente regolamento comunale». Sotto è riportata la norma in questione, ovvero quella anti minimarket e pro decoro «per la tutela del centro storico Unesco». Arrabbiatissimi i volontari di Emergency: «Abbiamo aperto in ritardo in uno spazio più piccolo senza magazzino — spiega il responsabile Marco Testaquatra — ma ci è stato impedito dal Comune anche di poter vendere i prodotti alimentari regolarmente confezionati». Ed il «piatto» piange: «Fino a ora 50% in meno di incassi, rispetto al 2017». L’assessore allo Sviluppo economico Cecilia Del Re è sincera e incredula: «Questi divieti valgono per la somministrazione ed il commercio definitivo, non temporaneo. Deve esserci stato un equivoco, farò accertamenti con gli uffici».
Ma proprio dagli uffici del Suap era arrivato il no: «Abbiamo fatto le cose in fretta — spiega l’associazione — e può darsi che ci sia stato un errore in buona fede, forse anche da parte nostra. Speriamo che il Comune possa darci una deroga».