Il debutto delle Sentinelle di Ceccardi: rifiuti e lampioni
«In questi primi due giorni di prova ci hanno segnalato non episodi di grave criminalità, ma abbandoni di rifiuti, lampioni non funzionanti e alcuni episodi di degrado che abbiamo subito trasmesso ai nostri uffici». Sotto il municipio di Cascina, la sindaca Susanna Ceccardi fa un mini-bilancio dei primi giorni di attività delle guardie giurate assunte (tra le polemiche) dal Comune. Le «Sentinelle di Notte» sono entrate in azione il primo dicembre e, dalle 8 di sera alle 5 di mattina, per 45 giorni di prova, sorveglieranno il territorio di Cascina. Grazie ad una app appositamente creata e a un numero verde con cui potranno raccogliere le segnalazioni dei cittadini, i vigilantes saranno in contatto diretto con Polizia e Carabinieri e forniranno un report per ogni notte. Una novità assoluta in Toscana, a cui gli oppositori dell’amministrazione leghista non hanno risparmiato critiche, ma di cui Ceccardi va molto fiera. «La carenza di organico nel corpo della Municipale è un problema che hanno molti piccoli e medi Comuni come il nostro», spiega. «Così iabbiamo deciso di sperimentare questo innovativo servizio, avvalendoci della vigilanza privata». A chi l’accusa di usare soldi pubblici per delegare ai privati la sicurezza, risponde: «Questo progetto ha un costo basso: useremo 5.000 euro per 45 giorni di sperimentazione». E aggiunge: «Questi soldi non potevamo metterli sulla Polizia Municipale perché abbiamo dei tetti di assunzione annuale».
Armati e in collegamento diretto con le forze dell’ordine, le «Sentinelle» avranno una funzione soprattutto deterrente. Ma non solo: «Come è previsto dal codice, civile e penale, anche i privati cittadini possono arrestare in flagranza di reato i malviventi. Quindi, a maggior ragione, possono farlo guardie giurate armate e addestrate per questo», conclude Ceccardi.