Salvate il soldato Jordan Il calo di Veretout è preoccupante: col Sassuolo giocherà più avanti?
Se è vero come diceva Al Pacino in un noto monologo cinematografico, che in una partita persino i centimetri fanno la differenza, figuriamoci i metri. Per Jordan Veretout e tutta la Fiorentina sono poco meno di quindici i metri in questione. Più o meno quelli che hanno cambiato il suo ruolo e di conseguenza tutta l’impostazione di gioco della squadra.
Una scelta ampiamente preannunciata in estate, quando già nel corso del ritiro di Moena Pioli manifestava soddisfazione per l’interpretazione del francese, inizialmente corroborata dai buoni risultati ma recentemente finita per essere uno dei motivi del calo di rendimento della Fiorentina. Già, perché nell’analisi dei costi e dei benefici tattici le ultime prove di Veretout hanno fornito risposte contraddittorie, tanto che adesso è anche in mezzo al campo, oltre che in attacco, che Pioli medita di mettere le mani. Già sabato sera, dopo la prima sconfitta stagionale al Franchi, l’allenatore aveva maturato la decisione di cambiare qualcosa nell’assetto, adesso si tratta di capire con quali conseguenze. Di fatto la scelta di adattare Veretout al ruolo di centrocampista centrale piazzato davanti alla difesa, rinunciando così agli inserimenti in zona gol, ha funzionato nella primissima parte della stagione, quando la mancanza di verticalizzazioni veniva ampiamente sopperita dai recuperi, ma nelle ultime sfide il giocatore è apparso in sofferenza. Il più delle volte è stato costretto a un compito di copertura non propriamente adeguato alle sue caratteristiche, limitandolo quindi anche in zona gol, come confermano i tre centri sin qui realizzati soltanto dagli undici metri. In realtà, un anno fa di questi tempi, Veretout aveva segnato un gol in meno, ma è la partecipazione alla manovra che nelle ultime sfide si è fatta deficitaria. A spingere Pioli verso una rivalutazione approfondita sul ruolo di Veretout è soprattutto il primo gol incassato sabato sera, da Bentancur, che ha di fatto indirizzato la sfida con i bianconeri.
Al di là degli errori della difesa commessi da Hugo e Pezzella, la mancata chiusura del francese sul centrocampista della Juventus è risultata determinante, tanto che l’uruguaiano ha avuto tutto il tempo per prendere la mira e angolare il tiro prendendo in contro tempo Lafont.
Certamente il centrocampo dei campioni d’Italia non era l’ideale per testare le capacità d’interdizione di Veretout, ma quell’occasione dopo mezz’ora di gioco ha avuto l’effetto di un campanello d’allarme che non può più essere ignorato. Anche perché, almeno fino a oggi, gli altri centro- campisti a disposizione non hanno avuto praticamente mai spazio. Come alternativa a Veretout, in fase di mercato estivo, la Fiorentina aveva individuato Norgaard ma ancora del danese si è capito poco.
Di recente ha avuto a che fare con un infortunio al ginocchio, ma ha recuperato. Dunque, è soprattutto lui uno dei nomi nuovi che potrebbero essere schierati nella squadra che giocherà a Sassuolo. Più difficile che alla fine possa esser rilanciato Dabo, comunque impiegabile nella stessa zona del campo, altro mediano di rottura fin qui utilizzato con il contagocce.
Liberare Veretout dai compiti difensivi potrebbe essere una delle opzioni per cambiare volto a una manovra viola troppo prevedibile, e anche per fornire maggior assistenza alla punta troppo spesso isolata. Pioli ci sta pensando: qualche metro più avanti e Veretout potrebbe diventare un’altra bocca da fuoco utile a interrompere il digiuno da gol. In fondo, Benassi — l’altro centrocampista titolare — non è il capocannoniere della squadra per caso.