Sporcizia e riso crudo Accuse alla mensa della scuola
La relazione dei genitori critica l’azienda che ha vinto l’appalto. Giachi: un problema c’è
Filetti di merluzzo con le lische, pasta in bianco scondita, riso integrale crudo e maleodorante, purè di cavolfiore tanto liquido da sembrare un passato, olio e sale che mancano. È quello che arriva nei piatti, ogni giorno, dei bambini di alcune scuole materne ed elementari di Firenze. In particolare negli istituti le cui mense sono appaltate alla Dussmann Service srl, colosso tedesco che gestisce i centri cottura delle scuole Vittorio Veneto, Lavagnini, Settignano, Pilati e Paolo Uccello. E sono proprio i genitori della commissione mensa della scuola materna ed elementare Vittorio Veneto, dove la Dussmann ha in appalto anche la pulizia della scuola, a fare il punto sulle criticità emerse durante le loro visite settimanali al centro cottura e al refettorio tra ottobre e novembre, con una relazione che sottoporranno all’Ufficio Refezione del Comune e in cui chiedono all’assessore Giachi di «valutare la possibilità di non estendere l’appalto alla ditta per il prossimo biennio».
«Ci sono lamentele giornaliere di alunni e insegnanti, non registrate negli anni precedenti (Dussmann ha vinto l’appalto per le mense quest’anno, ma non è stato possibile visionare il risultato, pubblicato nell’Albo pretorio per solo 4 giorni fra il 10 e il 14 agosto, ndr) relative all’impossibilità di avere un bis per la quasi totalità delle portate. Altri problemi sono relativi all’insufficiente quantità delle pietanze, dello scarso condimento e della poca appetibilità dei cibi». Dal centro di cottura della Vittorio Veneto escono ogni giorno, in media, 970 pasti: 540 restano interni alla Vittorio Veneto per la primaria e la materna e per la Pestalozzi primaria e media. Altri 145 vengono invece trasportati alla Cairoli (scuola dell’infanzia e primaria) e alla Serristori (scuola materna). E anche in queste ultime scuole le criticità emerse nelle commissioni mense sono le stesse: quantità misere, cibi crudi o sconditi, pesce che non ha un buon odore e bambini affamati. Altro punto dolente, per la commissione mensa della Vittorio Veneto, è l’orario del pranzo. «I pasti sono sempre serviti con ritardo, soprattutto nei giorni in cui ci sono minestre calde, perché i piatti vengono riempiti quando i bimbi non sono a tavola e si verifica lo stazionamento dei bambini nei corridoi anche per decine di minuti col rischio sicurezza». E ancora, 60 alunni serviti da un solo addetto alla distribuzione, scarsa pulizia del centro cottura: «La lavastoviglie emana odori sgradevoli anche quando non in funzione, durante un’ispezione è stata trovata una spatola per raschiare i piani di lavoro arrugginita e immersa con le spugne».L’assessore all’istruzione Cristina Giachi non nasconde le criticità: «Abbiamo un problema con alcuni gestori e stiamo lavorando per risolverlo. Il personale dei nostri uffici si reca quotidianamente ad assaggiare i cibi delle mense e lo fa ancora di più quando vengono segnalati problemi». Poi la precisazione: «Il cibo viene preparato da nostri fornitori, noi dobbiamo sorvegliare ma sono loro che devono risolvere i loro errori in base alle regole previste dagli appalti». E qualora le criticità non dovessero risolversi, potrebbero scattare le sanzioni.