Cappella Brancacci e Museo Novecento, cominciate da qui
La possibilità per i giovani dai 18 ai 25 anni di visitare gratuitamente i musei civici fiorentini, è un’opportunità da non perdere per conoscere e apprezzare con pienezza lo sterminato giacimento di arte, storia e bellezza di Firenze. Tutta, nel suo complesso, perché nessun museo, nessun spazio culturale è un’isola: per questo quando visitatori dall’estero mi chiedono quale possa essere il modo migliore per godersi gli Uffizi, rispondo sempre che la cosa migliore che si può fare è partire dal museo di San Marco, dove ammirando le opere del Beato Angelico e Fra Bartolomeo ed i codici nella biblioteca si entra in maniera diretta nelle origini e nello spirito del mecenatismo mediceo. Un analogo ruolo di introduzione al bello di Firenze è svolto dalla cappella Brancacci di Santa Maria del Carmine, che indicherei quale prima tappa di questo possibile itinerario per i giovani tra i tesori civici. Le pitture di Masaccio, Masolino e Filippo Lippi, in particolare il Pagamento del tributo di Masaccio, la mia favorita, lasciano davvero senza fiato. Da qui, rompendo il rigore del metodo cronologico, proporrei un tuffo nella contemporaneità del Museo Novecento: questo perché osservare l’arte più recente aiuta a capire e apprezzare ancora di più la rilevanza dei maestri del Quattrocento. Certo è poi che nessuna passeggiata tra i musei civici fiorentini possa fare a meno del complesso monumentale di Santa Maria Novella. Quando posso cerco sempre di andare a trascorrere un po’ di tempo nel suggestivo cappellone degli Spagnoli, per ammirare le storie affrescate da Andrea da Firenze. Fondamentale importanza riveste poi il museo di Palazzo Vecchio. È utilissimo visitarlo per completare la conoscenza degli Uffizi (con i quali un tempo costituiva un unicum).