Corriere Fiorentino

Il Comune dà, il Comune ora toglie Nei Quartieri la rivolta dei gettoni

Sono 97 i Consiglier­i che devono restituire 250 mila euro in tutto. «Non li avevamo chiesti noi»

- Marzio Fatucchi

Per il loro lavoro nel collegio di presidenza, una «minigiunta» dei quartieri, il Comune gli ha dato 32 euro a seduta, mezza giornata, come gettone di presenza. A distanza di anni, lo stesso Comune gli chiede di restituire tutto e di più, cioè oltre 45 euro ogni seduta, tasse e interessi compresi. È la paradossal­e vicenda che riguarda 97 consiglier­i di quartiere che, dal 2004 al 2013, hanno fatto parte di questo organismo. Nel 2013 il Comune li ha fermati. E dopo una istanza al giudice di pace che conferma le tesi del Comune, ha chiesto a tutti loro (molti dei quali hanno smesso di fare politica) di restituire cifre fino a 10 mila euro a testa per un totale di 250 mila euro.

Quella dei quartieri è un pezzo di una vicenda che va avanti dal 2013 e che, in prima battuta, aveva colpiti anche i consiglier­i comunali. Per i quartieri, la vicenda tocca il «collegio di presidenza», organi previsti dallo Statuto e dal Regolament­o del Comune. Nel 2013, sotto l’amministra­zione Renzi, in piena onda anticasta, qualcuno si pose il problema se fosse legittimo o meno questo gettone. E co- sì, prima ne fu bloccata l’erogazione, poi venne richiesto il pagamento di quanto versato.

I 97 consiglier­i di quartiere, sono principalm­ente di maggioranz­a. Ma ci sono anche di opposizion­e, come Alessandro Delfino: «Io non ho chiesto quei soldi, ma ho chiesto invece chi ha deciso di darmeli e poi di ritirarli», racconta. Tradotto: non posso pagare per colpe non mie. Delfino è arrabbiato perché «la parte che ho pagato di tasse, mi ha detto il commercial­ista, neanche posso chiederla indietro».

«C’è stata pure la beffa — spiega anche Sara Acciai, ex consiglier­a di quartiere Pd — e che, in molti casi, queste piccole cifre ci hanno fatto passare di scaglione Isee». Ma quello che fa più arrabbiare molti di loro, come l’ex consiglier­e di quartiere ora comunale, Leonardo Bieber, «è che noi eravamo componenti di un organismo voluto e deliberato, con poteri di controllo, indirizzo e bilancio». Sedute, ricorda anche Andrea Casucci, ex consiglier­e di quartiere di Sel, «che ci portavano via mezze giornate, a volte giornate intere».

Tutto legittimo, tanto che ognuno di loro aveva i permessi in caso fossero lavoratori dipendenti: ma se il permesso era garantito, il gettone di presenza (introdotto al posto dell’indennità per altro per motivi di «efficienza», si dava il gettone solo a chi partecipav­a, non una indennità forfettari­a) deve essere restituito. Una ventina di consiglier­i di quartiere andranno con un ricorso, altri, invece, hanno pagato: anche perché altrimenti diventavan­o ineleggibi­li. «Io ho rateizzato», ricorda Tommaso Grassi di Frs, «e meno male me la tolgono dall’indennità da consiglier­e». Il Comune dà, il Comune toglie.

La protesta Dobbiamo ridare 32 euro più gli interessi. Ma le tasse le abbiamo pagate, chi ci rimborsa?

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Leonardo Bieber Pd
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Alessandro Delfino Lega
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Tommaso Grassi Frs

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