Il Bisonte investe nel 2019 (e negli Stati Uniti)
Il 2018 dell’azienda fiorentina di prodotti in pelle si chiude con una crescita del 30%
Il mio obiettivo sarà quello di sviluppare relazioni e introdurre nuovi partner per un marchio di qualità e identità
Previsioni di crescita di fatturato, nuove aperture di negozi diretti (a partire dagli Stati Uniti) con il desiderio di rimanere, comunque, un marchio dalla forte identità artigianale e toscana. A meno di un mese dalla chiusura dell’anno, il Bisonte, la storica azienda fiorentina di prodotti in pelle fondata da Wanny Di Filippo, che dal 2015 fa capo al fondo di private equity Palamon Capital Partners, ieri nelle sale del suo showroom a Palazzo Corsini a Firenze ha fatto il punto sulle sue attività con l’amministratore delegato Sofia Ciucchi e Giacomo Santucci, che da qualche settimana ricopre la carica di presidente. Una nomina di supporto strategico nello sviluppo del business tanto più che Santucci vanta esperienze professionali all’interno di aziende (da Ferragamo a Prada) con storie e dimensioni diverse. «Il mio obiettivo — ha spiegato — sarà quello di sviluppare relazioni e introdurre potenziali partner per un marchio di grande qualità e identità e dalle grandi potenzialità». Così se il 2018 si sta per chiudere con una crescita del 30% e un fatturato di circa 35 milioni di euro, l’ambizione per il 2019 è quella di aprirsi a nuovi mercati, investendo soprattutto negli Stati Uniti dove a febbraio è attesa l’apertura di un negozio nella zona di Greenwich Village. Ma anche sostenendo il consolidamento della penetrazione commerciale sui mercati europei e del Middle East che hanno visto una crescita significativa negli ultimi due anni. La strategia della Maison che nel suo quartier generale di Pontassieve ha da poco inaugurato l’ampliamento del polo logistico «in modo da razionalizzare i processi e sostenere la crescita dei volumi produttivi e delle risorse umane cresciute di 25 unità» è di allargare il mercato estero senza perdere di identità.