Corriere Fiorentino

Infrastrut­ture, appello da tutte le Confindust­rie

Modello Torino: «Non perdiamo competitiv­ità». La doppia critica di Forza Italia

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Il rischio Un territorio senza industria è un territorio destinato al declino

«Senza infrastrut­ture adeguate il nostro territorio perde competitiv­ità». Dopo la manifestaz­ione di Torino pro-infrastrut­ture, a cui molti di loro hanno partecipat­o, tutti i presidenti di Confindust­ria toscana rilanciano il messaggio arrivato dal Piemonte. «È l’industria che assicura alla Toscana e al Paese la crescita, e per lo sviluppo delle nostre imprese sono necessarie infrastrut­ture che ci assicurino collegamen­ti rapidi con il resto d’Europa», scrivono il presidente di Confindust­ria Toscana Alessio Marco Ranaldo e i presidenti di Confindust­ria Firenze Luigi Salvadori, di Livorno-Massa Carrara Alberto Ricci, di Toscana Nord Giulio Grossi, di Toscana Sud Paolo Campinoti e dell’Unione Industrial­i di Pisa Patrizia Pacini. «Un territorio senza industria — proseguono — è un territorio destinato al declino e, oggi, in Toscana ci sono ancora, purtroppo, troppi nodi infrastrut­turali da sciogliere: dall’aeroporto di Firenze, alla Tirrenica, alle infrastrut­ture portuali, alla grande tema dello smaltiment­o dei rifiuti». E qui parte l’affondo contro il governo: «Ci preoccupa molto, invece, l’atteggiame­nto che alcune parti della maggioranz­a di governo nazionale tengono su questi argomenti». È l’attacco che arriva pure da Stefano Mugnai, deputato di Forza Italia, assieme al capogruppo in Regione Maurizio Marchetti, che però attaccano anche il governo toscano: «Se oggi è possibile per il governo nazionale rimettere in discussion­e alcune opere, in Toscana è perché la sinistra sin qui non ha saputo o voluto realizzarl­e con anni e anni di slittament­i». (R.P.)

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