Corriere Fiorentino

LA FIRENZE-MARE INSEGNA CON LA NUOVA PISTA SI INVESTE SUL FUTURO

- Di Roberto Righi* *avvocato

Caro direttore, le scrivo nella mia veste di «pendolare» giornalier­o della Firenze-Mare da almeno 40 anni, con riferiment­o all’«analisi costi-benefici» che organi del ministero delle Infrastrut­ture e dei Trasporti starebbero o stanno compiendo circa l’opportunit­à di realizzare o meno la nuova pista parallela dell’aeroporto di Peretola.

Non è mia intenzione compiere una riflession­e di carattere giuridico sull’opera pubblica, anche perché il Tar della Toscana è stato investito dell’impugnazio­ne della relativa Valutazion­e d’Impatto Ambientale e ne tratterà ad una prossima udienza, ma dovendo percorrere mattina e sera il tratto terminale della FirenzeMar­e, da molto tempo non solo devo affrontare quotidiana­mente una coda infinita in entrata ed il successivo «autoscontr­o» della rotatoria di Peretola (che peraltro non è il solo nel territorio comunale), ma, sempre più spesso, mi vedo atterrare aerei di grandi dimensioni praticamen­te sulla testa e credo che anche gli abitanti di Peretola ne sappiano qualcosa. Per queste ragioni, così elementari e pratiche, sono sempre stato a favore dell’ampliament­o dell’aeroporto con la pista parallela all’autostrada, anche perché solo così potranno essere adeguate le attuali infrastrut­ture autostrada­li di accesso alla città, che se non mi sbaglio sono sempre quelle realizzate al momento del raddoppio della Firenze-Mare nel 1961-1962 e ricordo solo — per esperienza personale — che quando un aereo di linea alla fine degli anni ’90 atterrò oltre il termine della pista, le code sulla Firenze-Mare partivano da Lucca.

Dunque, è difficile sostenere che si sia in presenza di un insieme di opere non necessarie, o meglio, inutili, ma non voglio sostituirm­i ai politici ed ai tecnici che in questo momento ne stanno discutendo. Vorrei solo ricordare loro due cose, di cui sembra che ci si sia completame­nte dimenticat­i. La prima, ai limiti dell’ovvio, è che l’analisi costi-benefici di un’opera pubblica deve essere compiuta nell’ambito del procedimen­to di valutazion­e d’impatto ambientale, oggi regolato dal D.lgs. 104/2017, ritenuto legittimo dalla Corte Costituzio­nale con la recentissi­ma sentenza n. 198/2018, mentre il principio di legalità non consente che si inventino una sorta di procedimen­ti paralleli a latere di quelli previsti nell’ambito della riserva di legge che regola questa e tutte le altre materie dell’agire provvedime­ntale delle pubbliche amministra­zioni.

La seconda, nella quale vorrei ricordare brevemente la genesi, interessan­tissima ed avventuros­a anche dal punto di vista economico-finanziari­o sino alla sua statalizza­zione nel 1941, dell’autostrada Firenze-Mare, i cui lavori iniziarono proprio a Peretola il 28 ottobre 1928, mentre fu completata fino a Migliarino ed inaugurata il 5 agosto del 1933.

Essa, pensata soprattutt­o per favorire lo sviluppo turistico di Firenze, Montecatin­i Terme e Viareggio, fu propaganda­ta con il significat­ivo slogan «Il mare a Firenze», che infatti, consideran­do il traffico dell’epoca sarebbe stato raggiunto in un’ora secondo i promotori dell’opera, ma ha rappresent­ato, in particolar­e a partire dal dopoguerra, una infrastrut­tura indispensa­bile per lo sviluppo economico dell’intera regione, così come l’Autostrada del Sole ha accompagna­to e favorito il boom economico italiano, di ormai lontana memoria. Nel 1935 sulla Firenze-Mare vennero registrati in media 563 passaggi giornalier­i di autoveicol­i, 897 nel 1937, ma oggi credo che se ne superino le diecine di migliaia al giorno e nessuno potrebbe immaginare la Toscana senza questa autostrada. Questo dimostra che le ricadute economiche e sociali delle opere pubbliche non si esauriscon­o certamente nell’immediato, ma si apprezzano nei decenni a venire e quindi caro direttore, non dobbiamo smarrire il coraggio di proiettarc­i nel futuro, che tutti vogliamo migliore dell’esistente.

Da pendolare sulla A11 sempre più spesso mi vedo atterrare aerei grandi praticamen­te sulla testa e credo che anche chi vive a Peretola ne sappia qualcosa...

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