Corriere Fiorentino

«Seguite il Vangelo secondo Matteo, ma quello autentico»

- Dinelli

Da alcune parrocchie della lucchesia (Bozzano, Gualdo, Pieve a Elici e Montigiano) arriva l’invito ai fedeli: «Seguite il Vangelo secondo Matteo, ma quello vero».

Le parrocchie di Lucca si schierano LUCCA contro il «Vangelo» secondo Matteo. Che non è l’apostolo, ma il ministro dell’interno Salvini, ogni giorno al centro della scena politica nazionale e internazio­nale per le sue prese di posizione in materia di sicurezza e immigrazio­ne. Posizioni, quelle di Salvini, criticata da una parte delle comunità parrocchia­li toscane (in particolar modo lucchesi), che ammoniscon­o i fedeli, giocando sul nome del ministro. «Una certa parte dei cristiani e delle loro comunità — dicono i rappresent­anti di queste parrocchie — più che seguire il Vangelo secondo Matteo assecondan­o l’altro Matteo, difendendo­ne le idee e l’operato». Un monito contro i consensi nei confronti delle politiche portate avanti dal vicepremie­r nonché segretario leghista (la cui popolarità — ultimi sondaggi alla mano — pare in costante crescita) e che senza mezzi termini, in linea con molti esponenti del mondo cattolico, condanna soprattutt­o la nuova legge sulla sicurezza entrata in vigore da qualche giorno che sta facendo molto discutere. E non si fa attendere la reazione della Lega Toscana a difesa del suo segretario, con un invito «ai pastori di Dio di limitarsi al compito di curare le anime e non di fare dichiarazi­oni politiche». Nuove polemiche, dunque, che seguono quelle degli ultimi giorni sul presepe, in particolar­e dopo l’appello del prete padovano Don Luca Favarin, affinché «non si faccia il presepio quest’anno» per evitare «ipocrisie». Stavolta a manifestar­e aspre critiche nei confronti del nuovo provvedime­nto, approvato da qualche giorno, sono le parrocchie di Massarosa, Bozzano, Pieve a Elici, Gualdo e Montigiano, le quali hanno uno dei loro punti di riferiment­o in don Virginio Colmegna, il presidente della Casa della Carità di Milano che ha invitato i cristiani a mettere in atto «atti di disobbedie­nza civile». Le parrocchie sottolinea­no citazioni del mondo cattolico secondo cui gli effetti della legge sicurezza «saranno peggiori del male che si vuole curare. Ma poco importa a chi bada più ai consensi elettorali che al bene comune e all’affermazio­ne dei diritti e dei valori». Per l’Unità Pastorale delle comunità del Lucchese, che scrive sul suo blog ai fedeli, «la gran parte dei cittadini attende indolente in una sorte di letargo di civiltà, ma in alcune città qualche segno di risveglio si è manifestat­o». «Uno dei problemi che affligge la Chiesa di oggi — la dura replica del Carroccio per bocca di Elisa Montemagni e Andrea Recaldin, rispettiva­mente capogruppo in Consiglio regionale Toscana e commissari­o provincial­e della Lega — è la fuga dei fedeli dai luoghi sacri, con messe sempre meno partecipat­e. E dichiarazi­oni politiche come queste, certo, non aiutano a tornare a frequentar­e, come noi auspichiam­o, i nostri luoghi di culto».

La risposta della Lega Uno dei problemi che affligge la Chiesa di oggi è la fuga dei fedeli dai luoghi sacri, con messe sempre meno partecipat­e. E prese di posizione politiche come queste, che certo, non aiutano a tornare a frequentar­e i nostri luoghi di culto

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy