Cherubini: anche le nipoti vogliono indietro le spoglie
Firmata la petizione lanciata dal maestro Muti per portarle dalla Francia a Santa Croce
Il maestro Muti ne ha fatto una battaglia personale, che dura da anni: riportare nella Basilica di Santa Croce a Firenze le spoglie del compositore Luigi Cherubini, nato a Firenze nel 1760 e morto a Parigi nel 1842 dove è sepolto nel cimitero di Père-Lachaise.
In estate anche il Maggio Musicale si è fatto carico di questo impegno, proprio nell’ultima serata in cui Riccardo Muti ha diretto il Macbeth di Verdi in forma di concerto, rinnovando l’appello. Ne è scaturita una petizione al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, affinché si faccia carico di questo impegno. Petizione che ieri ha visto tra i suoi firmatari anche le discendenti del maestro a cui è intitolato il conservatorio fiorentino, Patrizia Ottolini e Monica Ricci, nipoti del musicista Bixio Cherubini, a sua volta pronipote di Luigi, giunte a Firenze per visitare il cenotafio nella basilica di Santa Croce.
La petizione ora conta oltre 35 mila adesioni tra cui quelle del sovrintendente dell’Opera di Roma Carlo Fuortes, del sovrintendente della Scuola di Musica di Fiesole Lorenzo Cinatti, del direttore del Conservatorio di Firenze intitolato a Cherubini Paolo Zampini: 5mila raccolte direttamente al Teatro del Maggio e 30mila sulla piattaforma online change.org. E le due pronipoti si sono dette «entusiaste dell’iniziativa alla quale hanno aderito con emozione e orgoglio». Dal Teatro del Maggio l’iniziativa aveva subito visto coinvolto il sindaco Dario Nardella e il sovrintendente Cristiano Chiarot. Nardella aveva rilanciato l’appello al presidente francese Macron, come nel 2005 aveva già fatto lo stesso Muti — senza ricevere risposta — quando all’Eliseo sedeva Jacques Chirac: «Mi rivolgo alla sensibilità e all’intelligenza del Presidente francese affinché consenta la realizzazione di questo desiderio di migliaia di persone. Glielo chiedo in nome del legame storico del suo popolo con Firenze, che ha dato alla Francia due regine, e dell’attaccamento alla patria. Un valore al quale Cherubini era devoto. Macron faccia un gesto di importanza storica mondiale per il quale gli saranno tutti riconoscenti». Il sovrintendente del Maggio Cristiano Chiarot e Giuseppe De Micheli, segretario generale dell’Opera di Santa Croce, hanno espresso soddisfazione per il fatto «che le discendenti del compositore abbiano aderito all’iniziativa: Rappresentano per la causa, due delle firme più importanti, perché legittimano ulteriormente un’iniziativa che ha visto fin da subito un grandissimo successo, raccogliendo un ‘enorme quantità di adesioni in pochi mesi. Ciò dimostra che sono moltissime le persone che vorrebbero far tornare le spoglie del compositore nella basilica fiorentina».