Corriere Fiorentino

«Toninelli si deve dimettere»

Il ministro: tra Pisa e Firenze ci sono già tre piste. Tutti con Nardella: «Inadeguato»

- Bonciani, Fatucchi

Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli parla dell’aeroporto di Firenze e spiega che «prima di fare un singolo intervento, ho l’obbligo di fare un Piano nazionale». Il sindaco Dario Nardella si infuria: «Il Piano c’è già, dichiarazi­oni offensive e gravi» e ne chiede le dimissioni. Attacchi a Toninelli da destra e sinistra, poi lui rilancia, parlando dello sviluppo Firenze-Pisa della terza pista del Galilei.

Tempi lunghi e nuove incertezze sul futuro di Peretola, dopo le parole del ministro dei trasporti, Danilo Toninelli, che ieri a Radio 24 ha annunciato che ci sarà un nuovo Piano nazionale degli aeroporti, in sostituzio­ne di quello attuale che prevede — nero su bianco — la nuova pista per il Vespucci. La reazione dei favorevoli allo sviluppo di Peretola è furiosa: «Il ministro si dimetta». A tarda sera Toninelli rilancia con una nota che parla di sviluppo «con un polo unitario» Firenze-Pisa, facendo di nuovo aleggiare l’ipotesi terza pista al Galilei.

«Firenze è uno dei tanti dossier — ha detto Toninelli in radio — E li stiamo guardando: primo di fare un intervento sul singolo aeroporto, ho l’obbligo per meglio gestire i soldi pubblici di fare un Piano nazionale degli aeroporti». Per i progetti ci vuole una strategia: «La nostra è un piano coordinato e integrato, non si agisce per singola realtà o regione». Una analisi, assicura, «con assenza di pregiudizi­o». Il punto è che, se siamo arrivati qua, con la Conferenza dei servizi in corso, è anche perché dal 2012 al 2015 si è svolto tutto l’iter per il Piano aeroportua­le approvato, che nei suoi documenti esplicitav­a la nuova pista per Firenze e nel testo finale l’integrazio­ne tra i due scali Firenze-Pisa, per i limiti di sviluppo del Galilei. Integrazio­ne già nei fatti con la società unica, Toscana Aeroporti.

«Trovo le dichiarazi­oni del ministro clamorose, offensive e gravi, perché di fatto conferma la posizione del governo di totale ostilità verso la realizzazi­one della nuova pista dell’aeroporto e verso la città di Firenze — dice il sindaco Dario Nardella, Pd — Ormai non è più un mistero, la contrariet­à di questo governo verso tutte le opere pubbliche strategich­e del Paese. Rimango anche sbigottito perché un ministro dei Trasporti che da sei mesi ha questo incarico, e dichiara la necessità di un Piano nazionale degli aeroporti, dimostra di non sapere che questo Piano c’è già. In un caso del genere un ministro dovrebbe avere l’umiltà di dare immediatam­ente le dimissioni». Duro anche il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani: «Toninelli deve dimettersi», l’idea di un nuovo Piano «è un’offesa al buon senso». Per il deputato di Civica Popolare Gabriele Toccafondi «Toninelli va fermato perché farà male a Firenze e alla Toscana», mentre il governator­e Enrico Rossi va più nel merito: «Non chiedo le dimissioni del ministro ma quel Piano esiste, è lì e sulla base di quel Piano si è lavorato almeno per 5 anni e si sono fatti atti, prese decisioni, spesi soldi, si è discusso molto. Quel piano deve essere rispettato, applicato». Secondo Rossi «se il ministero ha altre idee sulle quali discutere, va bene», ma «c’è anche un principio di continuità nel diritto amministra­tivo, non è che cambiando il quadro politico si possa ripartire da capo».

Anche Stefano Mugnai, di Forza Italia, chiede le dimissioni: «Toninelli continua senza sosta nella sua opera di tentata distruzion­e di tutto ciò che è sviluppo e progresso. Al ministro del no alle infrastrut­ture voglio dare una notizia: un Piano nazionale aeroporti esiste già ed il bello è che dovrebbe conoscerlo». Per Paolo Marcheschi, consiglier­e regionale di FdI, «il ministro è inadeguato. Ma se la Regione si fosse recata in Conferenza servizi con una “vera” variante a Signa a quest’ora eravamo a commentare fatti e non parole». Il senatore Riccardo Nencini del Psi, letta la notizia ieri mattina, si è precipitat­o in Commission­e trasporti per presentare un ordine del giorno ribadendo che gli investimen­ti ci sono, per Peretola, confermati anche in legge di Bilancio, in «palese contraddiz­ione» con quanto afferma Toninelli. Il ministro, in serata, ha ribattuto: «Il Piano aeroporti include Firenze tra quelli strategici solo in abbinament­o con Pisa», cioè con una «gestione unica. Questo è un fattore chiave anche nella valutazion­e e nella programmaz­ione delle scelte d’investimen­to per Peretola, visto che il polo Pisa-Firenze gode già attualment­e di tre piste. Ed è un elemento imprescind­ibile nell’analisi costibenef­ici in corso sull’opera. Lo stesso obiettivo di potenziame­nto degli scali non può che riguardare il polo nel suo complesso». Tradotto: per Pisa c’è anche l’ipotesi di terza pista, se si vuole far sviluppare il polo assieme. Uno sviluppo che, recitano le carte dello stesso Piano, per Pisa è limitato dai vincoli militari. Intanto, Regione e Toscana Aeroporti confermano che porteranno gli approfondi­menti richiesti dal ministero dei Beni culturali alla prossima riunione della Conferenza dei servizi.

❞ Nencini (Psi)

Con un ordine del giorno in Commission­e trasporti ha ribadito che le risorse per Peretola ci sono già

❞ Mugnai (Forza Italia) «Toninelli continua senza sosta nell’opera di tentata distruzion­e di tutto ciò che è sviluppo»

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Il ministro Danilo Toninelli
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Il sindaco Dario Nardella
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Il ministro per le Infrastrut­ture Danilo Toninelli, Cinque Stelle
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Stefano Mugnai, deputato, FI
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Riccardo Nencini, senatore, Psi
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Dario Nardella, sindaco di Firenze, Pd

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