«Quello spray al peperoncino è un’arma»
Ancona e non solo: ragazzo l’ha spruzzato in un centro commerciale La Procura minorile per la prima volta contesta un reato più pesante
A usare lo spray al peperoncino come se fosse un gioco si rischia grosso. Non solo un’accusa di procurato allarme ma anche quella più pesante di porto illegale di armi che può portare anche all’arresto. È la novità che arriva dalla Procura per i minori di Prato.
A usare lo spray al peperoncino come se fosse un gioco si rischia grosso. Non solo un’accusa di procurato allarme — che si configura come contravvenzione — ma anche quella più pesante di porto illegale di armi che può portare anche all’arresto. Perché lo spray al peperoncino può essere considerata un’arma a tutti gli effetti.
È questo l’indirizzo del capo della Procura per i minori di Firenze Antonio Sangermano che proprio nei giorni scorsi ha usato il pugno di ferro nei confronti di un ragazzo di 15 anni che per gioco si era divertito a spruzzare lo spray urticante all’interno di un centro commerciale di Prato, scatenando il fuggi fuggi generale. Fortunatamente la vicenda si è conclusa senza grosse conseguenze: solo un ragazzo è andato a farsi medicare all’ospedale.
L’episodio risale al 26 ottobre all’«Omnia center» che ospita diversi ristoranti e un cinema multisala. Poco prima delle 23 il quindicenne, che era in compagnia di un amico più grande, di 21 anni — entrambi di origine rom — era uscito dalla sala giochi dove aveva trascorso la serata e forse per movimentare la serata aveva spruzzato lo spray tra la gente nella galleria del centro commerciale, scatenando in un attimo il panico. Un ragazzo di 23 anni che si trovava a passare di lì ha avuto problemi di respirazione ed è finito al pronto soccorso.
Immediatamente gli addetti alla sicurezza del centro hanno fatto scattare l’allarme ai carabinieri e ai vigili del fuoco che dopo un sopralluogo sono arrivati alle conclusioni che la sostanza urticante proveniva da spray al peperoncino, uno di quelli che ormai sono in vendita ovunque.
I due ragazzi — hanno poi ricostruito i carabinieri di Prato — sono frequentatori assidui di quel centro commerciale e dopo l’allarme avevano rapidamente fatto perdere le tracce. Pensavano di averla fatta franca ma non avevano fatto i conti con le telecamere di sorveglianza che hanno ripreso minuto per minuto la sequenza di quello stupido gioco. Così, grazie ai filmati, in poche ore i due sono stati identificati e denunciati. La Procura per i minori ha fatto scattare la perquisizione nell’abitazione del ragazzo, sequestrando il cellulare.
Il quindicenne è stato accusato di porto illegale di armi, lesioni aggravate e getto pericoloso. La Procura gli ha contestato come aggravante i futili motivi, considerando quanto accaduto un atto di «teppismo violento».
Negli ultimi tempi c’è stata un’impennata di casi in cui lo spray urticante è stato utilizzato per gioco, come in questo caso, ma anche per mettere a segno rapine e furti. Bisogna aver compiuto 16 anni per acquistare la bomboletta che è in vendita on line ma anche in farmacia o dal tabaccaio ma visto l’aumento di episodi evidentemente anche per i più piccoli non è difficile procurarsene uno.
Prima della tragedia di Ancona un episodio simile si era verificato nella discoteca Ikebana a San Piero a Sieve una settimana fa quando qualcuno, non ancora identificato, aveva spruzzato lo spray in pista durante una serata in cui si esibiva un rapper, costringendo i presenti a scappare via. L’allarme era rientrato in pochi minuti e i ragazzi erano tornati nel locale, così la serata era andata avanti senza altri scossoni. Venerdì sera un altro episodio simile è avvenuto nella zona del Mercato centrale a Firenze: questa volta lo spray è stato spruzzato in strada seminando il panico tra i passanti.
A Prato
L’episodio risale a fine ottobre, denunciati un quindicenne e un ventunenne
Le accuse
I due sono stati accusati di procurato allarme e porto illegale di armi