«Scuola marescialli, entro due anni 400 allievi in più»
Inaugurazione dell’anno accademico della Scuola marescialli e brigadieri dei carabinieri di Firenze: la cerimonia si è svolta ieri nel Salone dei 500 in Palazzo Vecchio, presenti tra gli altri il comandante delle Scuole dell’Arma, il generale Ciro D’Angelo (nella foto), il comandante della Legione, generale Nicola Masciulli, il comandante provinciale Giuseppe De Liso, il sindaco Dario Nardella e il maresciallo Giuseppe Giangrande insieme alla figlia Martina.
Attualmente la Scuola è frequentata da oltre 1.700 allievi ma «nel giro di due anni arriveremo alla quota 2.100», ha spiegato il comandante Gianfranco Cavallo nel suo intervento. L’obiettivo, ha aggiunto, è trasformare i giovani in uomini che «sapranno star vicino ai cittadini». D’Angelo, rivolgendosi ai giovani allievi, ha affermato che è necessario «sostenere con umiltà, la dovuta serenità e ferrea determinazione, gli sforzi a cui si viene sottoposti nei tre anni di corso, in modo da poter essere preparati adeguatamente».
«Scegliendo di indossare l’uniforme dei carabinieri avete fatto una scelta di vita e diventerete eroi del quotidiano», le parole del sindaco Nardella che ha poi annunciato di voler intitolare Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti, i tre carabinieri «martiri di Fiesole», fucilati dalle truppe tedesche nell’agosto del 1944, «una delle sale più importanti» nel complesso di Santa Maria Novella, ex sede della Scuola marescialli.
Alla cerimonia hanno preso parte il procuratore generale Marcello Viola e il procuratore capo Giuseppe Creazzo, oltre al questore Alberto Intini. Durante la cerimonia sono stati premiati 10 marescialli provenienti dal 5° corso triennale.