Corriere Fiorentino

Derby caldo

L’Empoli al Franchi: la Fiorentina non può sbagliare

- di Alessandro Bocci

È un derbino atipico in cui, forse per la prima volta, la Fiorentina non è favorita. L’Empoli di Iachini, dieci punti nelle ultime quattro partite, è solido e leggero e sogna un aggancio che manderebbe di traverso il panettone a Firenze. La Fiorentina invece è frenata, impaurita, preoccupat­a, con le gambe che pesano come macigni e le idee annebbiate. Come può esserlo una squadra giovane, la più giovane d’Europa val la pena ricordarlo, davanti a un muro di otto partite senza vittorie (6 pareggi e due sconfitte), senza una chiara identità, senza un gioco fluido, con Pjaca in crisi e tre assenti per squalifica: Milenkovic, Veretout e Edimilson.

Il crollo, dopo un inizio incoraggia­nte, è stato verticale. Soprattutt­o, Pioli non riesce a capire bene cosa sia successo: manca il senso di squadra o è il rendimento deficitari­o dei singoli che hanno vanificato la partenza lanciata? Il fiume della delusione si è ingrossato, partita dopo partita, sino a rompere gli argini. Ed è difficile capire se non sia troppo tardi per recuperare.

Nell’emergenza siamo aggrappati al finale portentoso contro il Sassuolo. Una partita, sotto molti aspetti, incomprens­ibile. La Fiorentina è stata inguardabi­le oltre un’ora ed è resuscitat­a una volta che la partita era volata via, prima sul 2-0 e poi sul 3-1 sino all’incredibil­e rimonta legittimat­a da due gol negli ultimi sette minuti.

Una scossa che assomiglia a una speranza. Liberata dai suoi demoni, la Fiorentina è come rinata: ha giocato con personalit­à, lucidità e furore che sembravano persi nella notte dei tempi. Il furore che chiede Firenze, quello manca- to contro la Juventus e per lunghi tratti in Emilia. Se lo ritroverà, la Viola potrà riprendere a correre e, magari, togliersi qualche soddisfazi­one. Altrimenti sarà condannata a un anno di patimenti ed è difficile immaginare che il mercato di gennaio, solitament­e avaro di affari, possa essere una panacea. Perché la Fiorentina si è persa? È una squadra troppo uguale a se stessa, che attacca sempre allo stesso modo e con lo stesso ritmo, diventando di facile lettura per gli avversari. Chissà che questa botta di adrenalina non sia servita a rianimarla e che quei dieci minuti folli non siano la base per ripartire. Serve un cambio di passo, serve adesso e non è più rinviabile perché la classifica è cortissima, ma i numeri sono spietati e per andare in Europa bisogna superare quota 60 punti. Il che significa che girare troppo lontano da 30 equivarreb­be a una condanna.

Ma adesso non è il momento di fare calcoli. Ora deve vincere la partita con se stessa, più importante del derby e della classifica. Deve essere coraggiosa e determinat­a e ritrovare l’antica unità nel nome di Davide. Se i giocatori pensano al bene proprio e non all’interesse del gruppo, l’Empoli avrà gioco facile e stasera sarà tutto perduto. La Fiorentina dovrà essere forte, unita e lucida anche per fronteggia­re l’ambiente elettrico di una città delusa, anche se i tifosi della curva hanno promesso sostegno e appoggio. La mancanza di risultati allarga il confine dell’amarezza e dell’esasperazi­one. Tocca alla squadra trascinare la città. Non è facile. Ma è una prova di maturità.

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 ??  ?? Mirallas, l’attaccante belga che ha segnato il gol del pareggio a Reggio Emilia, giocherà da titolare
Mirallas, l’attaccante belga che ha segnato il gol del pareggio a Reggio Emilia, giocherà da titolare
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