Sicurezza, giustizia e demografia Toscana giù nell’ultima classifica
La hit del «Sole 24 Ore»: Firenze perde 10 posti. Su sicurezza, giustizia e demografia i risultati peggiori
La tradizionale classifica della «qualità della vita» del Sole 24 Ore non porta buone notizie alla Toscana. Molte provincie calano rispetto alla posizione occupata dodici mesi fa e Firenze, che risulta la migliore, è appena 22esima e perde dieci posti rispetto al 2017, dietro Roma, a quota 21. Un risultato per il quale le opposizioni attaccano il sindaco Dario Nardella, invocando cambiamenti nel voto di primavera . Ultima tra le province toscane è stata classificata Massa Carrara, 67esima nonostante abbia risalito cinque posizioni, mentre Pistoia ha abbandonato l’ultimo posto, con un balzo di 11 posti.
Dopo la classifica sulla qualità della vita di Italia Oggi, accompagnata dalle polemiche per la retrocessione in classifica di Firenze rispetto all’anno precedente, rivelatasi poi frutto di un errore (con tanto di scuse), l’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita 2008 fotografa una Toscana lontana dalle posizioni di vertice. E retrocede Firenze e la sua Città Metropolitana (lo studio è su base provinciale) di dieci posizioni rispetto al 2017, con il posto numero 22 su 107 province.
Se nella graduatoria del Sole la prima per qualità in Toscana è Firenze, in quella di Italia Oggi, anche dopo la correzione che ha portato il capoluogo di regione al 34esimo posto, più quattro sl 2017, prima era Siena al quarto posto (è 26esima per il Sole), poi Livorno (31), Pisa, seguita da Grosseto al posto 33 e da Firenze. Ultima per i parametri di Italia Oggi è Lucca, non Massa Carrara e le altre province sono nella «fascia di mezzo», in cui le assegna anche il Sole 24 Ore.
I nuovi parametri introdotti, spiega il Sole, contribuiscono nel caso di Firenze (che ha buoni risultati su cultura e tempo libero) a peggiorare la posizione per il numero di denunce di furti e l’elevata litigiosità in tribunale. Firenze, con Genova, è l’unico capoluogo di regione che perde posizioni, mentre salgono Venezia, Bologna, Torino, Catania e Bari. In Toscana salgono solo Lucca, Pistoia e Massa Carrara, mentre le altre province registrano segni meno, anche importanti, come il -10 di Firenze, -17 di Prato o il -13 di Grosseto.
Sul calo di Firenze la lettura di maggioranza e opposizioni è diversa. «È una bocciatura chiara della la giunta Nardella — attacca Marco Stella, consigliere regionale di Forza Italia — È indicativo che nelle prime venti posizioni non ci siano città toscane: serve un’inversione di rotta». «Ogni numero — spiegano i consiglieri regionali del M5s Giacomo Giannarelli, Andrea Quartini, Gabriele Bianchi, Irene Galletti e il consigliere comunale di Firenze Arianna Xekalos -— va preso con cautela, ma resta che Firenze e le sue periferie soffrono un’evidente e preoccupante retromarcia nella qualità della vita. I fiorentini meritano invece scelte di ampio respiro». «Le classifiche sono un gioco suggestivo — commenta invece Benedetta Albanese, consigliera delegata della Città Metropolitana di Firenze — ma la lettura dei dati va fatta con attenzione, per non cadere nell’errore di giudizi avventati. La qualità della vita qui è per molti aspetti più che soddisfacente. È al primo posto per la longevità in Italia e per tutti i parametri tra quelle toscane».