Nessuna intesa nel M5S, 4 nomi per l’anti Nardella
Porta Romana, un logo fatto dagli studenti e una settimana di eventi per l’anniversario del liceo
Fallito il tentativo di mediazione tra le diverse anime dei Cinque Stelle fiorentini, incapaci di trovare una sintesi sul candidato sindaco che dovrà contendere Palazzo Vecchio a Dario Nardella, si riparte da quattro nomi. Perché nessuno si è ritirato, ed è spuntato un nome in più. Deciderà la piattaforma «Rousseau».
Ora è diventato liceo artistico, ma per i fiorentini rimane sempre «l’Istituto d’arte» di Porta Romana. La scuola, una delle più antiche di Firenze, festeggia quest’anno i suoi 150 anni, e celebra l’anniversario con una settimana di iniziative, dal 9 al 13 aprile.
L’istituto nacque nel 1869, nel quartiere di Santa Croce, come «Scuola di intagliatori in legno, Ebanisti e Legnajuoli» per poi diventare nel 1880 «Scuola professionale di Arti Decorative e Industriali». Nel 1923 venne deciso il trasferimento in quella che è ancora oggi la sua sede: l’edificio monumentale all’interno del Parco della Pace, costruito per ospitare le Scuderie Reali della Reggia di Palazzo Pitti. L’inaugurazione del Regio Istituto d’Arte avvenne l’anno successivo con un taglio del nastro in pompa magna alla presenza del re Vittorio Emanuele III.
Su suoi banchi, nel corso di un secolo e mezzo di storia, hanno studiato e insegnato artisti, decoratori, scenografi, architetti, stilisti di moda (alcuni di loro saranno ricordati durante le giornate celebrative): dal decoratore Galileo Chini, allo scultore Marcello Guasti recentemente scomparso, dal pittore Ottone Rosai, agli artisti Pietro Parigi e Leonardo Mattioli passando per gli stilisti Enrico Coveri e Roberto Cavalli, il regista Franco Zeffirelli e le costumiste Anna Anni e Gabriella Pescucci, quest’ultima vincitrice del premio Oscar nel 1994 per il film «L’età dell’innocenza». La Gipsoteca dell’istituto è un vero museo: possiede la più interessante raccolta di modelli in gesso in Italia. Il nucleo più consistente proviene dall’acquisto, nel 1922, da parte dell’allora direttore Mario Salvini, della collezione di Oronzio Lelli, la cui azienda fiorentina aveva avuto incarico dalle Belle Arti di riprodurre opere della scultura antica e rinascimentali. Fu l’inizio del «museo dei calchi», dove in seguito furono trasferiti anche i calchi del «Gattamelata» di Donatello dal Bargello e di «Alessandro che doma Bucefalo» dalla Galleria dell’Accademia e infine il calco lorenese del David, realizzato da Clemente Papi.
Il 150 esimo compleanno della scuola sarà festeggiato con workshop, performance, flash mob, seminari e incontri con cittadini, studenti, ex studenti, istituzioni e ad artisti e artigiani, laboratori aperti ed esibizioni artistiche.
Il 9 aprile verrà presentato il volume sulla storia della scuola, in collaborazione con Oma, il giorno dopo prenderanno il via le celebrazioni ufficiali in Palazzo Vecchio alla presenza delle autorità, che continueranno al liceo nel pomeriggio e nei giorni seguenti con seminari che ripercorrono la vita dell’istituto, tra tradizione e innovazione, e i «maestri» che lo hanno frequentato. Il venerdì sarà dedicato ai corsi di perfezionamento post diploma (gli unici statali) in grafica e fotografia, arti grafiche, oreficeria, che il liceo offre: durante un’ «art experience» giovani realtà fiorentine, rappresentative dei tre settori presenti nei corsi di perfezionamento, incontreranno gli allievi del liceo e di altre scuole artistiche raccontandole professioni che possono nascere dagli studi, dall’ illustrazioni di libri per bambini al restauro di libri fino alla creazione di gioielli.
«Contemporaneamente saranno allestiti box dimostrativi con 17 aziende del settore grafico e orafo» spiega Roberto Nannicini referente per le celebrazioni. «Sarà un momento interessante di confronto per i nostri ragazzi ma anche un’occasione per studenti di altre scuole, che invitiamo a fare cartello, perché l’Istituto d’arte di Porta Romana è ancora un punto di riferimento per Firenze». Il 13 aprile la festa durerà fino a notte, con mostre itineranti seminari e performance.
Il logo che accompagnerà il programma di tutte le manifestazioni, è stato scelto tra quelli creati dagli studenti del primo anno di perfezionamento in arti grafiche.