Corriere Fiorentino

La fabbrica di chi studia e fa arte

Comunali, intesa fallita: decide «Rousseau». Rispuntano i Verdi, con il biologo Andrés Lasso

- Zuliani

Compierà 150 anni ad aprile. E per l’occasione il liceo artistico di Porta Romana si prepara ad una settimana di eventi mentre il logo dell’anniversar­io è stato realizzato dagli stessi studenti.

Il M5S riparte da tre. Anzi, da quattro candidati. Di questi, tre sono sicuri, l'ultimo è in forse ma potrebbe essere il quarto incomodo per superare le differenze. È finito senza esito il tentativo, partito anche da diversi portavoce locali e nazionali, di superare lo scontro tra le varie anime dei Cinque stelle fiorentini e trovare la «sintesi» su un solo nome. È andato male perché i tre principali contendent­i, che pure aveva lasciata aperta la porta a questa soluzione, non si sono ritirati. E non si sono fatti da parte perché l’uomo individuat­o per fare «sintesi», cioè l’avvocato delle vittime del Forteto Andrea Coffari, ha deciso di non far accettare l’incarico. E così, si riparte alla Enzo Tortora: «Dove eravamo rimasti?».

Restano così in corsa Giuseppe Soin, scelto dal Meeutp storico del Movimento. Roberto De Blasi, candidatur­a nata all’interno dei gruppi di lavoro per il programma. E Nicola Cecchi, già candidato contro l’ex sindaco ed ex premier Matteo Renzi per il M5S al Senato. Ma potrebbe esserci anche il quarto incomodo, l’avvocato Lorenzo Masi, che però si limita a rilasciare un gentile «no comment», senza confermare o meno che si sia presentato anche lui sulla piattaform­a Rousseau, cosa che gli altri tre hanno già fatto. Ma in diversi di attivisti gli avrebbero comunque chiesto di correre.

Se la situazione non si modificher­à (dato che sia i Consiglier­i regionali che i parlamenta­ri si stanno attivando per cercare una soluzione non fratricida) ci sono due strade: o lo «staff» della piattaform­a Rousseau (e quindi su fino al Capo Politico Luigi Di Maio) scelgono tra i 3-4 candidati (come successo a Pisa tra due liste). Oppure, gli iscritti alla stessa votano, scegliendo la lista (come successo già a Lucca).

Se per il M5S quindi occorre aspettare, invece un candidato nuovo, certo, c’è già. Si tratta di Andrés Lasso, fiorentino-panamense, biologo di formazione, che è stato indicato come candidato sindaco, all’unanimità dal neo rinato movimento dei Verdi a Firenze. Lasso, nato a Panama, classe 1975, afferma di voler fare dei Verdi dei «sognatori pragmatici». «Noi crediamo che un’altra politica sia possibile: una politica che ai leaderismi contrappon­e delle comunità dialoganti e pensanti» ha detto, presentand­o la sua corsa a sindaco.

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Nicola Cecchi, uno dei quattro candidati del M5S

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