L’obiettivo di Monsieur tram «Mezza Firenze in carrozza»
Fiorentino adottivo dal 2010 ma orgogliosamente francese Jean-Luc Laugaa, amministratore delegato di Gest, la società che gestisce la tramvia fiorentina, conta le ore, i minuti che mancano a domani mattina.
Monsieur Laugaa la linea 2 sta per partire...
«Finalmente, ci siamo. Sarà una giornata impegnativa per me e per tutti noi, tra Gest e addetti alle manutenzione di Hitachi, l’azienda che produce i Sirio, il sistema tramviario occupa a Firenze 250 persone. Abbiamo l’onore di ospitare il Presidente della Repubblica, come abbiamo già fatto sulla linea 1, ma questa volta è un viaggio inaugurale; e l’incarico di far viaggiare tutti i fiorentini perché lo stesso lunedì, nel primo pomeriggio, partirà il servizio regolare».
Le dispiace che per le tensioni con il governo italiano non sia presente alla cerimonia l’ambasciatore francese?
«Non ne so nulla, non siamo stati noi a fare gli inviti ed è una cosa che non mi riguarda. Quelli tra Italia e Francia sono problemi politici. Il mio impegno è che lunedì tutto vada bene».
Neppure un po’ di rammarico? Gest fa parte del gruppo francese Ratp...
«In Gest l’unico francese sono io, tutti gli altri sono italiani. E sono orgoglioso di come Gest sia cresciuta, delle competenze che ha. Non a caso sarà una giovane autista fiorentina, Sara, a guidare il Sirio su cui salirà Mattarella».
Come sarà il viaggio inaugurale per i fiorentini?
«Al contrario che per l’entrata in funzione della linea 1 non ci sarà un viaggio iniziale, con gli utenti che devono aspettare anche venti minuti perché arrivi il tram; abbiamo deciso di sistemare i Sirio alle diverse fermate, così che all’orario fissato le vetture apriranno contemporaneamente le porte ed inizieranno a girare per la linea, dando a tutti la possibilità di partecipare al primo viaggio, senza creare affollamento e problemi. Sarò, insomma, un “giro” iniziale, non una corsa».
Tutto è pronto?
«Per carattere dico sempre che si può fare di più, ma il pre esercizio è andato bene e terminerà domenica (oggi, ndr) alle 14,30. Subito dopo partirà la nostra relazione agli uffici del ministero che, assieme ad un decreto regionale devono dare il nulla osta, così che alle 14,30 di lunedì parta il servizio regolare. In questi giorni abbiamo fatto ben 15.000 chilometri, con i tram che hanno circolato con la stessa frequenza del servizio regolare, un lavoro molto impegnativo, che ha visto anche i vigili del fuoco testare le procedure di sicurezza ad esempio nel tratto in trincea di viale Guidoni. Tutti gli autisti sono stati formati e abbiamo assunto in dodici mesi 80 persone per la linea 2».
Nessun inconveniente, neppure per la sincronizzazione dei semafori?
«I chilometri percorsi ci hanno permesso di tarare il sistema eliminando piccoli malfunzionamenti e dal nostro punto di vista la sincronizzazione dei semafori è a buon punto. C’è da vedere cosa accadrà con il servizio regolare, perché vanno aggiunti 20-30 secondi per far salire e scendere i passeggeri, e da seguire i punti di interscambio tra la linea 1 e la linea 2. Siamo sicuri che ci saranno meno difficoltà per il traffico che con la linea per Careggi».
Davvero sulla linea 2 porterete 17 milioni di utenti l’anno, 45.000 al giorno?
«È una stima realistica, prudente. Con le altre linee siamo già a 20 milioni l’anno. Il nostro obiettivo è portare ogni giorno su tram 150.000 persone, quasi la metà della popolazione di Firenze».
Pensa che ci saranno affollamenti sui Sirio in coincidenza con lo sbarco dei passeggeri del Vespucci?
«No. Un Sirio porta 250 persone, gli aerei a Firenze oggi non più di 120. Sarà importante che funzioni il punto di interscambio con il nuovo parcheggio».
In futuro, come ha detto il sindaco Nardella al «Corriere Fiorentino», ci potranno essere modifiche alle linee già esistenti, ad esempio togliendo i pali?
«Deciderà il Comune ma i Sirio a batteria che saranno in servizio sulla linea 3, dove sono progettati ampi tratti senza pali e fili, possono percorrere anche le linee già realizzate, quindi non ci saranno ostacoli tecnici».
Cantieri più rapidi: si può? «Capisco che ai fiorentini siano sembrati lunghi, ma al netto delle difficoltà economiche e di alcune aziende non lo sono stati. Dal 2007 al 2019 si sono fatte tre linee, due dal 2104. Se non ci saranno varianti e difficoltà i cantieri saranno veloci».
L’ambasciatore francese non ci sarà? Non ho fatto io gli inviti, sono problemi politici...